Il grido di allarme degli operatori economici della zona industriale di Prato Sardo è stato lanciato nuovamente ieri in occasione di un vertice in Prefettura dove si è analizzata la criticità di accedere all’area dalla chiusura del cavalcavia dal 12 agosto scorso.

Portavoce delle aziende  si è fatta l’associazione Confindustria Sardegna Centrale che, oltre ad evidenziare i conseguenti disagi in termini economici con perdite di fatturato importante, ha manifestato evidenti preoccupazioni relative alla sicurezza della circolazione stradale.  Sono tanti gli automobilisti che  violano il codice della strada per evitare la deviazione imposta dal percorso alternativo che allunga di circa 10 minuti i tempi di percorrenza e che rischiano di aggravarsi ulteriormente con l’intensificazione del traffico in entrata in città  con l’avvio dell’anno scolastico.

Dopo aver ascoltato le problematiche,  il Prefetto, ha  sollecitato un sopralluogo con i rappresentanti dell’ANAS, i Comandanti della Sezione Polstrada e della Municipale, e il rappresentante del Comando Provinciale dei Carabinieri per la valutazione almeno in via sperimentale della realizzazione  di una rotatoria che, opportunamente segnalata con sistemi di illuminazione lampeggiante, contemperi da un lato le esigenze delle attività produttive del territorio e dall’altro quelle della sicurezza stradale  compatibilmente con le valutazioni di economicità e fattibilità prospettate dall’ente proprietario della strada.

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