Caro signor Giannelli ci voleva una pagina Facebook apposita per interpretare la sua ironia?

Sonia

Caro signor Giannelli ci voleva una pagina Facebook apposita per interpretare la sua ironia?

venerdì 28 Agosto 2020 - 16:03
Caro signor Giannelli ci voleva una pagina Facebook apposita per interpretare la sua ironia?

La vignetta di Giannelli apparsa oggi sul Corriere della Sera

Caro signor Emilio Giannelli, mi ritrovo a scriverle questa lettera perché anche io, come molti altri giornalisti, avrei voluto e dovuto fare un pezzo su questa vignetta che ha profondamente indignato tutti i sardi.

È tutta la mattina che  guardo e riguardo il suo disegno “satirico” e cerco di scorgere qualcosa di ironico ma a me, sinceramente, non ha fatto ridere ma solo sorridere tristemente.

Ci sono persone più autorevoli di me che hanno spiegato la caduta di stile di quello che dovrebbe essere per – spessore e anni di attività – uno dei quotidiani per eccellenza d’Italia.

Cito quello che per me è stato il più emblematico nel spiegare cosa non è piaciuto a noi sardi e, credo anche a molti continentali pensanti:

“Perché non sopportiamo più vignette simili come quella di Giannelli.. Suvvia, direbbe qualcuno Charlie Hebdo fa di peggio. In fin dei conti è solo una vignetta che dovrebbe far ridere. Invece no, nel migliore dei casi fa sorridere amaramente. Per la stampa italien non esiste via di mezzo. O siamo il paradiso incantato, il parco giochi agostano o siamo accomunati a quello che nella loro idea è professione marginale, disprezzabile perché puzza di sego e latte rancido. Non vi sopportiamo più, non sopportiamo il vostro atteggiamento che oscilla tra il paternalistico e il disprezzo, i vostri atteggiamenti da padroni delle ferriere che portano la civiltà e il lavoro. Noi non siamo il vostro “buon selvaggio”, siamo altro che non riuscite a capire perché non fate neanche la fatica di documentarvi e quando cercate di farlo il più delle volte è la conferma dei vostri stigmi. Siamo permalosi? Sì e a buon diritto”.

Dice professor Nicolò Migheli e come dargli torto signor Giannelli?

Da giornalista sarda e di provincia ribadisco: «Cosa voleva esprimere con la sua vignetta signor Giannelli?»

“I focolai sono di importazione o di ritorno”  ma non stavamo di certo aspettando l’immunità di gregge.

In Sardegna ” il Covid ” nella prima ondata lo abbiamo scampato perché siamo stati rispettosi di tutti i decreti, come del resto, la maggior parte degli altri italiani, oltre per i naturali limiti fisici della nostra condizione di insularità, che per una volta ci hanno tutelato.

Semplifico così una situazione complicata perché vorrei rispondesse alla domanda: che satira c’è in questa vignetta? Tante le risposte da parte di sardi offesi ma la vera risposta da “maestro dello humor” quale è ce la può fornire solo lei, signor Giannelli.

Sinceramente io le sue vignette non le capisco, non solo questa ma tante altre che ho visto sulla pagina facebook “Capire Giannelli”  nata,  a quanto pare, per spiegare la “sua ironia” .

Per la vignetta di oggi la pagina scrive: “Anche i Maestri talvolta pestano la cacca e questa volta il Nostro ha pestato quella di pecora. Nel libro degli stereotipi giannelliani i sardi sono per lo più pastori, quindi perché non riesumare l’espressione immunità di gregge introdotta da Boris Johnson prima che Covid lo cogliesse, anche se non c’entra una beata fava? Perciò non stiamo nemmeno a perder tempo nel trovare somiglianze del pastore o ad esaminare l’outfit. Fermiamoci qui. [Isole Comprese]”

Anche io mi fermo qui e le chiedo nuovamente: «Cosa voleva intendere con questa vignetta?”

Sonia Meloni

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Sostieni l'informazione libera e indipendente di Cronache Nuoresi