Da tempo l’utenza dell’ufficio postale di piazza Crispi, le cosiddette “Poste centrali”, lamenta un fenomeno anomalo, motivato con le cosiddette norme anti-Covid, ovvero il dovere attendere il proprio turno per il disbrigo delle pratiche fuori dall’ingresso anziché all’interno, ben distanziati come indica la segnaletica presente nei locali, in un ambiente climatizzato.
E la cosa con le attuali temperature si è fatta ancora più insostenibile: ore e ore sotto il sole, una situazione disagevole per tutti ma ancora più grave e pericoloso per le persone più avanti negli anni, le quali in questo modo rischiano malori.
Coda fuori dall’Ufficio postale di piazza Crispi (foto S.Novellu)
Qualche giorno fa abbiamo sollevato il problema (APPROFONDISCI) e, oggi, sulla quantomeno “anomala” vicenda ha preso posizione anche il sindaco del Capoluogo Andrea Soddu, annunciando di aver scritto all’Ufficio territoriale della Protezione civile regionale chiedendo che vengano adottate misure adeguate.
Coda fuori dall’Ufficio postale di piazza Crispi (foto S.Novellu)
«In questo periodo – scrive il sindaco -, causa le norme sanitarie COVID19 che impongono una rigorosa contingentazione a tutti gli enti (e non solo) che forniscono servizi ai cittadini, ricevo diverse segnalazioni di disagio generato dai tempi di attesa per accedere all’ufficio, trascorsi in pieno sole sulle gradinate e nel marciapiede antistante la sede postale».
Per ovviare almeno in parte a queste difficoltà, il primo cittadino chiede alla Protezione civile «se sia possibile provvedere ad allestire alcuni gazebo nel marciapiede prospiciente la gradinata, allo scopo di far sostare all’ombra i cittadini, soprattutto in riferimento alle persone anziane, alle donne e i bambini».
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