Via entro il 2020 gli abusi edilizi sull’isola di Budelli: terminerà l’esilio volontario dell’ottantenne Mauro Morandi, per oltre trent’anni custode solitario dell’Isola per conto della vecchia proprietà, ora divenuto inquilino, senza alcun titolo, di un bene dello Stato.
Accelerazione del Parco nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena dunque: l’ultimo consiglio del direttivo ha deciso, infatti, di procedere a tappe forzate per tenere fede al cronoprogramma, risalente a due anni fa, avviato nel 2019 con un’opera di bonifica e di pulizia ed il conseguente abbattimento di opere realizzate senza autorizzazione.
La data non è ancora certa, ma la volontà politica del Parco, si: gli interventi di recupero dell’immobile sono tra le priorità di amministratori e management.
“La casa del custode” ha subìto nel corso dei decenni modifiche e trasformazioni: secondo il Parco, una parte è stata realizzata senza alcun permesso e per questo motivo sarà abbattuta.
Con l’avvio dei cantieri è previsto che Morandi lasci l’Isola, senza sostare durante i lavori.
L’ottantenne avrebbe dovuto lasciare già l’Isola nell’agosto del 2017 ma il suo “sfratto” era stato bloccato da una petizione on line che aveva raccolto diciottomila firme: oggi però, il suo addio sembra quasi una certezza.
Il recupero dell’edificio davanti alla Spiaggia Rosa costerà al Parco sessantamila euro; con ogni probabilità verrà realizzato un osservatorio ambientale.
F. Becchere
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