I Sardisti chiedono la convocazione diretta dell’Amministratore Unico di è-Comune: “passaggi poco chiari sulla gestione”

Sonia

I Sardisti chiedono la convocazione diretta dell’Amministratore Unico di è-Comune: “passaggi poco chiari sulla gestione”

mercoledì 08 Luglio 2020 - 12:13
I Sardisti chiedono la convocazione diretta dell’Amministratore Unico di è-Comune: “passaggi poco chiari sulla gestione”

Raccolta spazzatura a Nuoro (© foto Cronache Nuoresi)

I consiglieri comunali sardisti Viviana Brau e Graziano Siotto, con un documento di convocazione, ai sensi dell’articolo 39 del T.U.E.L., sono promotori della richiesta di audizione dell’Amministratore Unico della società municipalizzata “è- Comune”, che gestisce la raccolta dei rifiuti in città.

L’iniziativa, che necessitava di cinque firme totali, è stata invece condivisa anche dal Gruppo Misto, con i consiglieri Paolo Fadda e Mara Sanna e dal Partito Democratico con Franca Rosa Contu, Alessandro Bianchi e Nicola Porcu.

I Sardisti, nelle ultime settimane, avevano presentato un’interrogazione relativa alla società per conoscere le motivazioni dell’aumento  di 26 unità del personale nell’ultimo anno, per avere delucidazioni sul cambio di mansioni e sulle problematiche dell’accesso al credito dei dipendenti, anche con la cessione del quinto aziendale (APPROFONDISCI).

L’interrogazione non ha avuto luogo durante il Consiglio Comunale, a causa dell’assenza, per motivi personali, dell’assessora Rachele Piras, con delega all’Igiene Urbana, ma Siotto ha richiesto una nuova calendarizzazione  con la convocazione diretta dell’Amministratore Unico della società:«Doveroso farlo, per rispetto in primis dei cittadini e del Consiglio, che ha votato e voluto questa società, ma – ha ribadito il consigliere – di cui, ancora oggi, dopo quasi un anno e mezzo di avvio, non si sa pressoché nulla. Nessuna audizione, nessuna relazione, nessun confronto né interlocuzione, un compito che sarebbe spettato alla Maggioranza, come pure per l’Atp, il Consorzio Satta,, quello Universitario, ma che non è stato fatto».

La norma prevede l’obbligo, per il Presidente del Consiglio, di convocare entro 20 giorni l’Amministratore Unico.

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