Omicidio Dina Dore. Il legale della vittima dopo le dichiarazioni di Rocca in tv: “accuse che sanno di beffa”

Sonia

Omicidio Dina Dore. Il legale della vittima dopo le dichiarazioni di Rocca in tv: “accuse che sanno di beffa”

lunedì 08 Giugno 2020 - 15:59
Omicidio Dina Dore. Il legale della vittima dopo le dichiarazioni di Rocca in tv: “accuse che sanno di beffa”

Francesco Rocca durante il processo (foro S.Novellu)

«Storie Maledette ha concentrato l’attenzione sul punto di vista del condannato e sulla necessità della revisione del processo, senza una ricostruzione fedele degli atti che hanno portato a una sentenza all’ergastolo passata in giudicato e senza che comparissero adeguatamente le vittime».

Lo ha detto all’Ansa l’avvocato Annamaria Busia, legale della famiglia di Dina Dore, dopo la trasmissione di Rai3 con l’intervista a Francesco Rocca, il dentista di Gavoi condannato come mandante dell’omicidio della moglie che ha chiesto la revisione del processo.

«Non entro nel merito del processo e degli atti che hanno portato alla sentenza all’ergastolo in tre gradi di giudizio, che non si discute – attacca l’avvocatessa – parlo del fatto che Rocca in trasmissione ha potuto dare dei bugiardi ai testimoni, ha dileggiato quella povera ragazza che è stata la sua amante, si è fatto beffa delle vittime e ha dato degli incompetenti agli inquirenti. Per me è veramente troppo considerato che stiamo parlando della televisione pubblica.

«C’è stato inoltre – ha detto all’ANSA l’avvocato Busia, ex consigliera regionale e autrice della legge nazionale a tutela degli orfani di femminicidio – un utilizzo non fedele dei messaggi che Rocca inviava alla moglie, che hanno portato alla sentenza, mentre sono stati rievocati messaggi di contorno. Non sono vere inoltre le cose che ha detto di sua figlia che ha 12 anni, che si è rifiutata anche di vedere il promo della trasmissione».

Quanto agli esami del Dna ritrovato sulla scena del delitto, che Rocca in tv ha sottolineato non essere stati fatti a sufficienza per trovare il vero killer (motivo per il quale il dentista di Gavoi vorrebbe chiedere la revisione del processo), il legale taglia corto: «È stato fatto tutto ciò che c’era da fare e le prove raccolte dagli inquirenti hanno portato alla condanna all’ergastolo in tre gradi di giudizio».

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