Come mai, ad oggi, non sono stati dati indirizzi per aprire completamente gli ambulatori sanitari? Lo chiede il sindacato USB, che oggi ha organizzato un sit-in davanti all’assessorato della Sanità in via Roma a Cagliari, e subito dopo ha fatto incursione nella vicina “Sala Anfiteatro” dove l’assessore Mario Nieddu teneva una conferenza stampa su un progetto di telemedicina.
«Siamo operatori della sanità, garantiamo tutele e salute ai cittadini. Non possiamo essere chiamati eroi mentre serviamo se poi dopo veniamo abbandonati – denuncia il portavoce Gianfranco Angioni, accompagnato nel blitz da una ventina di manifestanti. Non siamo bestie siamo professionisti con un cervello e una sensibilità».
“Vogliamo dare risposte ai pazienti, ma questo ancora non si può fare: l’attività è bloccata, c’è scritto nei portali delle aziende ospedaliere”, attaccano intonando in coro “basta soldi al Mater Olbia“.
«Basta soldi – spiega Angioni riferendosi ai fondi destinati alla sanità privata – perché abbiamo ospedali pubblici fatiscenti che stanno crollando come il Marino o l’Oncologico, con problemi su interi servizi e nelle sale operatorie”.
Quindi la richiesta a Nieddu di avere risposte sul monitoraggio dei tamponi e dei test sierologici: «Come mai – chiede polemicamente l’Usb – a oggi gli operatori che sono i primi garanti della salute non hanno fatto tutti il tampone?»