In tempi in cui il rischio contagio da COVID-19, più comunemente noto come “Coronavirus“, assume ogni giorno che passa i connotati di una vera e propria psicosi, il mercato sembra assecondare prontamente la domanda di rimedi protettivi, con “offerte” per tutte le tasche, alcune delle quali rasentano la vera e propria follia.

Un’offerta di mascherine protettive

Dato che nei negozi reali alcuni articoli sono diventati introvabili, il web (e in particolare le due principali piattaforme di e-commerce e aste online) si propone di accontentare ogni esigenza: dall’ormai introvabile noto disinfettante (proposto in vari formati, da quelli contenenti pochi millilitri ai formati scorta da cinque litri) ai “Kit anti virus: mascherina + occhiali protettivi + 10 paia di guanti + tuta temosaldata + copriscarpe”, passando per una incredibile varietà di mascherine protettive, il cui prezzo va da 1 a oltre 8500 euro, si hai letto bene, 8500 euro! Ma si tratta di un articolo “a tre strati”, per i più esigenti…!

Offerta di Amuchina in confezione da 1 litro

Che nelle situazioni di difficoltà ci sia sempre qualcuno che cerchi di approfittare per lucrare il più possibile non è una novità, è sempre stato così, ma questa volta lo scenario ha dell’irreale; articoli di uso comune, fino a ieri reperibili ovunque, dal ferramenta alla drogheria al negozio di bricolage e venduti a prezzi stracciati, oggi sono diventati merce rara, anche qui a Nuoro (APPROFONDISCI) dove alcuni farmacisti sostengono di aver venduto in un giorno quantità di disinfettanti vendute in genere in un anno.

E a poco sembra servire il lavoro svolto dalla Guardia di Finanza, dato che i fenomeno continua a dilagare: gli esempi che vi mostriamo risalgono a pochi minuti fa.

A fine febbraio, il Nucleo di polizia economico-finanziaria della GdF di Milano aveva effettuato controlli e acquisito documenti nelle sedi di Amazon e eBay nell’ambito dei un’inchiesta sulle “manovre speculative” nelle vendite a prezzi folli di mascherine, gel disinfettanti e altri prodotti sanitari in seguito all’emergenza Coronavirus.

“Stiamo offrendo la massima collaborazione alle autorità competenti.. I partner di vendita – aggiunge – stabiliscono i prezzi dei loro prodotti nel nostro store e abbiamo delle regole per aiutarli a definire tali prezzi in modo competitivo. Monitoriamo attivamente il nostro store e rimuoviamo le offerte che violano le nostre regole”: era stato il commento di Amazon. Dal canto suo, eBay aveva confermato che la propria collaborazione con le Forze dell’ordine “nel rispetto di tutte le norme vigenti; eBay è una piattaforma che mette in contatto venditori e acquirenti. I prezzi dei singoli prodotti sono decisi in autonomia dai venditori, professionali e privati, che vi operano, nondimeno l’utilizzo del nostro sito comporta il divieto di violare la legge, i diritti altrui o le nostre regole e agiamo nei confronti di eventuali violazioni”.

Offerta di Amuchina in confezione da 5 litri

Nei giorni scorsi, a Torino era stato coperto un vero e proprio “Coronavirus Shop”, almeno questa è la denominazione riportata dai siti di e-commerce individuati nel corso di una maxi operazione che ha visto migliaia di articoli, spacciati come “antidoti” contro il virus, venduti a prezzi folli: ionizzatori d’ambiente, mascherine, tute, guanti protettivi, prodotti igienizzanti, occhiali, kit vari, facciali filtranti, copri-sanitari, integratori alimentari, il cui utilizzo da parte dei consumatori, almeno questo è quello che è stato ingannevolmente pubblicizzato dai venditori, poteva garantire l’immunità totale dal COVID-19. In quell’occasione, erano stati identificati 14 imprenditori, tutti italiani, responsabili di frode in commercio che rischiano ora fino a 2 anni di reclusione.

Un’offerta di mascherine protettive

In provincia di Napoli, invece, erano state immesse nel mercato mascherine protettive con rincari anche del 6150%: lo scorso 4 marzo, le Fiamme Gialle ne hanno sequestrate ben 10mila in una parafarmacia in località Varcaturo di Giugliano. L’esercente aveva acquistato le maxi confezioni per poi rivenderle dopo averle confezionate in singole bustine.

Tutto questo senza considerare i furti di mascherine messi a segno negli ospedali, come quello di Imperia, in cui lo scorso 3 marzo furono rubate 209 mascherine e 12 flaconi di soluzione disinfettante. E non è stato l’unico caso.

Un Kit anti virus in vendita on line

Non resta, quindi, che affrontare l’emergenza con buon senso, rispettando le linee guida del Ministero della salute, nella speranza si riesca ad arginare l’incidenza del virus in tempi utili a evitare che il fenomeno acquisisca dimensioni incontrollabili. Ammesso che questo non sia già accaduto.

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