«Ho massima fiducia nel lavoro che stanno portando avanti gli operatori sanitari sardi per fronteggiare l’emergenza legata al Coronavirus, con grande professionalità e senso del dovere. Anche Nuoro, da ieri, sta seguendo due nuovi casi. – è quanto affermato da Pierluigi Saiu, presidente della commissione Autonomia e consigliere regionale della Lega. – Ai medici, infermieri e operatori va il nostro grazie, ma anche il supporto da parte delle Istituzioni e la collaborazione da parte della popolazione. È importante, infatti, rispettare le precauzioni disposte dalle autorità sanitarie per ridurre al minimo le possibilità di diffusione del virus. La situazione di contagio in Sardegna – ha proseguito Saiu – è, comunque, sotto controllo».
Il presidente della commissione Autonomia ha poi aggiunto di aver già inviato la richiesta di audizione, sempre in Prima commissione, del rappresentante del governo presso la Regione Sardegna per la prossima settimana e ha ricordato che: «in meno di 24 ore il Consiglio regionale ha approvato misure straordinarie in materia di contenimento del contagio del coronavirus. La Prima commissione – ha sottolineato Pierluigi Saiu – ha lavorato giorno e notte. Il provvedimento, che contiene interventi mirati al potenziamento del servizio sanitario e della protezione civile, è stato chiuso dopo un lungo e serrato lavoro; è previsto un fondo straordinario di 3.240.000 euro, misure specifiche per la riorganizzazione della protezione civile, un reclutamento straordinario di personale sia verso il servizio sanitario che verso la stessa protezione civile. Queste misure sono le più urgenti e si aggiungono a quelle prese dal governo. Bisogna lavorare insieme, – ha continuato Saiu – così come hanno fatto anche le forze politiche in questi giorni in Consiglio regionale con grande senso di responsabilità. Le proposte arrivate dalla maggioranza sono state approvate. Di fronte all’emergenza non bisogna perdere la testa, ma continuare a lavorare con serietà come stanno facendo tutti i volontari e il personale del servizio sanitario e della protezione civile anche qui in Sardegna».
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