Cagnolina torturata col fuoco da banda di ragazzini: Stella è viva per miracolo

Salvatore

Cagnolina torturata col fuoco da banda di ragazzini: Stella è viva per miracolo

mercoledì 04 Marzo 2020 - 20:58
Cagnolina torturata col fuoco da banda di ragazzini: Stella è viva per miracolo

Stella, una cagnolina di piccola taglia, è viva per miracolo. Legata e seviziata con il fuoco da un gruppo di ragazzini, seppur agonizzante è riuscita a tornare dai suoi padroni, a Lula, che ora si stanno prendendo cura di lei. Finora nessuna denuncia è stata presentata, ma i proprietari di Stella potrebbero farlo nelle prossime ore.

L’atrocità di questo caso, ricorda quello di Fuego, il cucciolo bruciato vivo un anno fa a Sassari e salvato dai veterinari della clinica universitaria, che riuscirono anche ad evitare che il piccolo diventasse cieco per le conseguenze del fuoco. La sua storia fece il giro d’Italia.

Ora è toccato a Stella. I giovanissimi aguzzini l’hanno attirata fuori dal cancello di casa, quindi legata e torturata: le hanno bruciato il muso, gli occhi e le zampe, poi l’hanno lasciata agonizzante in un vicolo. Non si sa come, ma Stella è riuscita a tornare dai suoi padroni. La comunità di Lula è indignata e sono in molti a chiedere giustizia per Stella. In prima linea le associazioni animaliste.

«È necessario cambiare la mentalità – spiega Bonaria Urgu, responsabile nuorese della Lega italiana difesa animali e ambiente, Leidda – gli animali non devono essere trattati alla stregua di oggetti ed è doveroso applicare le leggi e denunciare subito per risalire agli autori ed educarli, tanto più se sono ragazzini. Adesso cercheremo di parlare con i proprietari della povera cagnetta per capire cosa è successo davvero. Nel frattempo ci facciamo portavoce delle persone senzienti che amano gli animali».

«Gli episodi di questo genere sono troppi e chi li commette deve essere punito secondo le leggi – ribadisce Gabriella Manca degli “Amici a quattro zampe di Orazio'” di Nuoro – Adesso basta, chiediamo ai proprietari di Stella di denunciare, solo così possono essere scoraggiate simili crudeltà».

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