Macomer. Il sindaco Rossana Ledda: “Non permetto a nessuno di screditare la città”

Il sindaco facente funzioni di Macomer Rossana Ledda ha commentato le ultime notizie che riguardano la città, smentendo con forza la loro veridicità e spiegando quale sia, a suo avviso, la situazione reale: «In questi giorni leggo articoli e notizie sulla città che, talvolta hanno solo l’obiettivo di spargere contaminazioni negative e mettere in cattiva luce la nostra comunità.

C’è la parte eclatante e soprattutto le testimonianze esclusivamente di parte faziosa rilasciate da persone rispettabili ma che non ci rappresentano; ci sono anche i “sentito dire” da parte di persone che, a mio avviso e con i dovuti accertamenti, dovrebbero denunciare davvero».

Rossana Ledda smentisce categoricamente che Macomer  sia  pentita di aver accolto il CPR e che la città sia diventata “militarizzata”, spiegando che tutti hanno combattuto per riaprire la struttura carceraria.

La Ledda ha affermato inoltre di essere stata  presente ai sopralluoghi, alla proposta ministeriale e regionale relativa ad un CPR ed anche agli incontri in Prefettura a Cagliari quando si richiedeva la massima sicurezza per i cittadini.

Il sindaco ribadisce che il CPR sia un’opportunità irrinunciabile, anche per quanto riguarda la ricaduta economica e che in nessun caso comunque il Comune potesse respingerlo, come invece è stato fatto con il centro di accoglienza straordinario all’ex Motel Agip.

«La città – ha spiegato la Ledda – ha dimostrato di essere accogliente e solidale anche con l’attivazione dello Sprar e le nuove famiglie che hanno appena  finito il percorso sono ben integrate e dimostrano l’attenzione della città e delle istituzioni verso la microaccoglienza diffusa e la dignità delle persone. Il  Comune non può comunque entrare in merito alla gestione interna del CPR nè opporsi al decreto Minniti-Orlando 13/2017 nel quale si prevedeva l’apertura di un CPR per ogni Regione.

Sono stati fatti accordi importanti e sensibili, frutto di impegno, lavoro, interlocuzioni e accordi a tutela del territorio e dei diritti umani, che insieme ai principi di accoglienza, solidarietà e protezione risultano, per la nostra comunità, valori irrinunciabili e non negoziabili.

Non permetto a nessuno di screditare la città – ha concluso il Sindaco –  di creare falsi malumori inesistenti e allarmismi inutili dei quali la città non ha certo bisogno».

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Sonia