Il sindacato di Polizia “Equilibrio Sicurezza” denuncia: “al CPR non si sta operando nelle condizioni migliori”

Sonia

Il sindacato di Polizia “Equilibrio Sicurezza” denuncia: “al CPR non si sta operando nelle condizioni migliori”

lunedì 03 Febbraio 2020 - 12:33
Il sindacato di Polizia “Equilibrio Sicurezza” denuncia: “al CPR  non  si sta operando nelle condizioni migliori”

Il sopralluogo al CPR

Sopralluogo effettuato con i rappresentanti di Forza Italia il deputato Pietro Pittalis e il consigliere regionale Giuseppe Talanas

«Venerdì, 31 gennaio scorso, ho accompagnato l’Onorevole Pietro Pittalis e il consigliere regionale Giuseppe Talanas  in una visita al Centro di permanenza e respingimento appena aperto a Macomer riscontrando, insieme a lui, l’eccellente lavoro sin qui svolto dalla Prefettura di Nuoro, che ha predisposto locali, strutture e dotazioni che appaiono confortevoli per gli ospiti ed in perfetta efficienza da tutti i punti di vista, dimostrando così, in maniera tangibile, la cura e l’attenzione che hanno giustamente avuto le Istituzioni nel loro complesso nel predisporre in maniera tempestiva, puntuale ed adeguata tutto il necessario».

A parlare è Giovanni Cabras, Segretario provinciale di “Equilibrio Sicurezza”, ill sindacato dei Poliziotti,  sottolinea come invece il personale impiegato non sta operando nelle condizioni ottimali:  «colleghi obbligati a prestare servizio a temperature rigide con divise irregolari perché difformi rispetto alle disposizioni, mentre il Commissariato e la Stradale, proprio a Macomer, sono ospitati in un immobile fatiscente, con uffici ed alloggi ben al di sotto degli standard di Legge: tutto ciò concorre a dare l’idea di uno Stato che si preoccupa meno dei suoi servitori che di altri».

Cabras denuncia anche «l’assenza di un nucleo stabile di personale addetto al CPR, dotato quindi di tutte le conoscenze necessarie per operarvi nel modo migliore, nonché di un apposito monte ore per gli straordinari e di regole chiare per il trattamento economico, le convenzioni improvvisate e poco trasparenti per il vitto, inspiegabilmente conferite a ristoranti chiusi e negate a ristoranti aperti, insieme a molto altro, concorrono a definire un inquietante quadro di precarietà operativa e vanno a incidere ulteriormente sul grave malessere che già affligge i colleghi di tutta la Questura‘.

«La sicurezza della nostra comunità – conclude Cabras – soprattutto per una materia delicata come l’immigrazione, ma non solo, deve essere gestita con attenzione e competenza, valorizzando opportunamente le risorse disponibili a Nuoro ed avendo la giusta attenzione per il benessere del personale di tutte le qualifiche – non solo di alcune – perché le problematiche che potrebbero derivare da queste leggerezze, approssimazioni ed improvvisazioni finirebbero poi per ricadere, fatalmente, sull’intera comunità e sui poliziotti che rappresentiamo».

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