Sulla vicenda del Centro Intermodale di Nuoro è intervenuto il Presidente di Confindustria della Sardegna Giovanni Bitti, con una lettera indirizzata al Sindaco di Nuoro Andrea Soddu ed all’Assessore Urbanistica e Lavori Pubblici Giovanni Dettori, nella quale viene richiesto urgentemente un incontro, nell’interesse delle diverse imprese locali coinvolte.
«Riteniamo indispensabile – ha scritto Bitti – che l’Amministrazione comunale metta in atto ogni azione possibile al fine di trovare una soluzione a una situazione che ha dell’incredibile. Al di là degli aspetti formali, è fondamentale dare priorità alla salvaguardia delle imprese locali che hanno contribuito, con opere e forniture, alla realizzazione dei lavori. Occorre fare di tutto per difendere con forza il lavoro delle imprese creditrici del territorio, anche considerando la fragilità del nostro contesto imprenditoriale e gli effetti che un insoluto può avere sulle aziende. Altrettanto fondamentale è porre le condizioni per il completamento e il collaudo di un’opera infrastrutturale di massima importanza per la città di Nuoro e la mobilità di tutto il territorio. Alla luce di quanto detto, anche al fine di un’ipotesi di soluzione, chiediamo di sapere per esempio se l’Amministrazione comunale abbia o meno la possibilità di escutere la polizza fideiussoria che – sulla base di quanto previsto dalla normativa in materia – viene posta a garanzia del completamento dell’opera, che peraltro non potrà avvenire se le imprese locali non vengono pagate. Se l’Amministrazione comunale, come sembra, ha già provveduto a pagare per intero l’Appaltatore, lo strumento della polizza fideiussoria – ha proposto il Presidente Bitti nella lettera – può rappresentare una via di uscita al vicolo cieco in cui le aziende si trovano».
Il Presidente di Confindustria dell’Isola, alla luce di queste riflessioni ha proseguito ribadendo l’urgenza di un incontro entro la settimana, perché l’Organizzazione ritiene che debba essere compiuto ogni sforzo per tutelare le imprese locali ed anche per fare in modo che l’opera sia terminata, collaudata e messa a disposizione della cittadinanza.
Uno dei rischi, infatti, sarebbe l’ennesima incompiuta.
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