«Il nostro bisogno è quella di capire il funzionamento di questa sperimentazione. Si è chiesto, da subito, di vedere, capire e condividere il progetto nella sua interezza. Abbiamo, più volte, cercato risposte e sollecitato  affinché si rendesse pubblico il progetto relativa alla chiusura del Corso e di via Angioi che, dal 5 agosto 2019, è in possesso al Comune di Nuoro».

Lo afferma il presidente del Centro Naturale Commerciale Salvatore Piredda in previsione dell’isola pedonale che inizierà il 21 dopo l’approvazione della delibera prevista per oggi.

«Il 22 ottobre, data in cui apprendiamo proprio da Cronache Nuoresi che l’amministrazione avrebbe presentato il progetto il giorno successivo nella sala consiliare: abbiamo, in realtà, assistito alla proiezione di una serie di slide e ricevuto tante nozioni emozionali».

Piredda sottolinea come è stato  evidenziato, nonostante la propensione al dialogo e al confronto, un limite di comunicazione da parte degli amministratori nel non aver, a oggi, ancora reso disponibile il progetto ed i suoi allegati che hanno, di fatto, impedito che  si potesse passare al confronto sul merito delle questioni di concetto e di dettaglio, di logistica e di funzionalità.

«Si è  creando una sorta di contrapposizione ruvida, spesso coronata da informazioni false e fuorvianti che hanno innescato un diffuso senso di preoccupazione che non ha giovato al settore produttivo che, da oltre 25 anni, compie una parabola discendente. Ci siamo dovuti accontentare di assistere, come in un vecchio cinema d’essai, alla proiezione di simulazioni e di fotografie, visualizzare rapidamente piante e prospetti del Corso Garibaldi».

I commercianti, di cui si fa portavoce Piredda, hanno ricevuto solo un nuovo contorno di tante informazioni variegate, sparse e generiche di quello che potrebbe essere il nuovo assetto della via storica cittadina: acquisto per 35mila euro in piante endemiche ad alto fusto; ripristino delle vecchie fioriere in ghisa di precedenti amministrazioni; disposizione di vasi secondo dettami estetici prestabiliti, installazione di ceppi lignei sul Corso Garibaldi, segnalazione generica di stalli per lo scarico e carico delle merci e per i diversamente abili”.

«Per queste ragioni abbiamo riproposto, prima verbalmente e successivamente con una formale richiesta di accesso agli atti, la necessità di acquisire lo studio ed il progetto che sorregge la decisione di istituire la “ZTL integrale” ed, al contempo, è stata avanzata come prima richiesta al “tavolo condiviso”, di posporre la data di avvio della chiusura-sperimentazione al periodo post-natalizio e invernale direttamente alla Primavera Estate 2020».

«Come CCN vogliamo capire come e con quali strumenti l’amministrazione intende applicare i termini di misurazione e valutazione della sperimentazione (condizione fondamentale per l’introduzione in corsa di eventuali correttivi, sia per il giudizio finale che si dedurrà a fine periodo), trattandosi, appunto, di “sperimentazione di 120gg”. Sappiamo solamente che ulteriori 1.500 Euro saranno usati per creare una pagina Facebook per promuovere e comunicare i benefit della ZTL Integrale».

«Parliamo inoltre della necessità di definire i termini dell’informazione relativa allo spostamento del traffico automobilistico e logistico nelle vie limitrofe e alla naturale e conseguente ricaduta negativa sul complesso stradario adiacente che, inevitabilmente, renderà ancora più difficoltoso raggiungere e sostare nel centro storico di Nuoro, considerando (in aggiunta) che l’autobus ATP non cesserà di transitare sul Corso Garibaldi. Non abbiamo nascosto il timore per le vendite natalizie (lo ha richiesto a gran voce la maggior parte dei commercianti) che, stante le difficoltà imperanti e alle continue problematiche del settore commerciale, rappresenta il periodo delle vendite economicamente più importante dell’anno».