Il tema della valorizzazione del tratto ferroviario Macomer- Bosa torna nuovamente d’attualità; già dal marzo scorso il vicesindaco di Macomer Rossana Ledda aveva presentato un progetto su questa tematica. Sono in arrivo 5 milioni, grazie alla legge 128/17, che ne consentirebbero l’avvio con il ripristino di 22 cantoniere, 5 stazioni intermedie e il risalto di un percorso che attraversi un territorio ricco di paesaggi incontaminati. È previsto un itinerario culturale ed enogastronomico, data la presenza di oliveti e vigneti, mentre la linea ferrata, che risale alla fine dell’ottocento percorrerà la vallata di Modolo e raggiungendo la prossimità del mare. Le strutture come stazioni e le cantoniere diventerebbero o vetrine per l’offerta dei prodotti locali o alberghi diffusi.
La proposta favorirebbe un turismo in linea con l’identità del luogo e l’economia esistente.
Ieri, nel corso di un’assemblea con la partecipazione di numerosi operatori economici e i sindaci della zona, organizzata dal comune di Macomer, con Gian Franco Damiani dell’ALTURS si è affrontato il tema dei ferrocicli: carrelli ferroviari, con pedalata assistita, al momento poco conosciuti in Sardegna, ottimi strumenti per un diretto contatto con la natura.
Durante la riunione, moderata da Rossana Ledda, sono intervenuti: Giuseppe Melis, docente di marketing turistico, Raimondo Mandis, delegato di Slow Food, Gian Luca Deriu direttore della Confcommercio di Nuoro ed i sindaci di Macomer e Bosa Antonio Succu e Piero Casula. Tutti i presenti hanno accolto in maniera estremamente positiva la novità e l’innovazione delle proposte.
Il prossimo passo sarà l’avvio di una dichiarazione di interesse per l’affidamento della tratta Macomer-Bosa Marina: i mezzi saranno condotti da ex ferrovieri.
È previsto a breve un appuntamento a Cagliari, dove sarà presente l’assessore regionale ai trasporti Giorgio Todde, concordato con il consigliere regionale di Bosa Alfonso Marras.
Pier Gavino Vacca
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