Assalto ai portavalori. Secondo la Difesa alcune intercettazioni scagionerebbero gli elementi della banda

Sonia

Assalto ai portavalori. Secondo la Difesa alcune intercettazioni scagionerebbero gli elementi della banda

giovedì 09 Maggio 2019 - 17:50
Assalto ai portavalori. Secondo la Difesa alcune intercettazioni scagionerebbero gli elementi della banda

L'avvocato Magherita Baragliu

Si è tenuta ieri a Cagliari la nuova udienza in Corte d’Appello per i presunti componenti della banda degli assalti ai portavalori.

La difesa di Vittorio Fogu, supportata dall’avvocato Margherita Baragliu, ha sottoposto all’attenzione della Corte una serie di elementi informatici che non facevano parte del patrimonio conoscitivo del GUP nel primo grado di giudizio.

In particolare, per il tentativo del 23 febbraio 2015, Baragliu ha sottolineato che Fogu non avrebbe partecipato a nessun atto preparatorio e non poteva aver assolto al ruolo di vedetta in quanto, attraverso le intercettazioni ambientali, è stato accertato che il pastore ha trascorso l’intero pomeriggio all’interno di un ovile di Florinas.

Nella ricostruzione a ritroso della Baragliu si arriva al 4 gennaio quando, secondo l’accusa, Fogu avrebbe avuto il ruolo di segnalatore. Le celle telefoniche alle quali il suo cellulare si è agganciato, in realtà, confermano un’altra ricostruzione dei fatti: «Fogu, quel giorno si trovava a lavorare nell’ovile di Sanna e, dunque, lontano dai luoghi indicati dal GUP per un eventuale indicazione dell’assalto» – ha precisato l’Avvocato nel corso dell’arringa, concludendo che nelle oltre 11mila intercettazioni ambientali Fogu non parla mai di armi.

Anche l’avvocato Beatrice Goddi ha contestato la sentenza di primo grado per il suo assistito Mereu rispetto al Procuratore Generale che ne ha chiesto la conferma. Goddi, infatti, ha contestato la sentenza in particolare sotto il profilo del riconoscimento della partecipazione di Mereu  a tutti gli assaliti della banda, lo stesso è stato condannato solo per due tentativi di rapina, il 23 novembre e 7 dicembre al bivio di Ardara-Siligo.

I difensori Merlini, Bonu e Castronuovo, nell’interesse di Crisponi e Bussu, hanno invece concordato la pena.

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