Delitto Monni- Masala. Le motivazioni della sentenza: Cubeddu inchiodato dai testimoni

Sonia

Delitto Monni- Masala. Le motivazioni della sentenza: Cubeddu inchiodato dai testimoni

mercoledì 03 Aprile 2019 - 19:16
Delitto Monni- Masala. Le motivazioni della sentenza: Cubeddu inchiodato dai testimoni

Processo Monni-Masala, Alberto Cubeddu ascolta la sentenza di condanna

Un fascicolo di oltre 170 pagine che ripercorre punto per punto tutto l’iter processuale che ha portato il 22 ottobre scorso a condannare all’ergastolo il 22enne di Ozieri Alberto Cubeddu, ritenuto, responsabile quanto il cugino Paolo Enrico Pinna degli omicidi dello studente di Orune Gianluca Monni e del giovane di Nule Stefano Masala il cui corpo, dopo la sua scomparsa, non è mai stato ritrovato.

Processo Monni-Masala, gli avvocati della famiglia Masala

Processo Monni-Masala, gli avvocati della famiglia Masala

Nelle motivazioni della sentenza, depositate ieri dal presidente della sezione penale del Tribunale di Nuoro Fiorgio Cannas,  non ci sono dubbi Alberto Cubeddu è stato inchiodato dai testimoni nelle oltre 40 udienze tenutesi prima del verdetto. In particolare dalla giovane studentessa che nella mattina del 8 maggio (giorno nel quale è stato freddato a colpi di fucile Gianluca Monni), ha raccontato in aula di aver visto nell’auto dei  Killer un giovane molto somigliante ad Alberto Cubeddu.

«Il riconoscimento deve ritenersi pienamente attendibile e credibile, come le sue dichiarazioni» è scritto nelle motivazioni della sentenza.

Anche il movente del duplice omicidio è stato riconosciuto ovvero “Monni fu ucciso per vendicare un torto subito da Paolo Pinna mentre Masala fu il capro espiatorio”.

Infine una parte delle motivazioni viene riservata alla condanna a due anni per Francesco Pinna (padre di Paolo Enrico e zio di Alberto Cubeddu) a processo per aver cercato di intimidire Taras (altro testimone chiave) alla vigilia dell’incidente probatorio.

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