Regionali. Massimo Zedda decide di fare opposizione tra i banchi del Consiglio

Sonia

Regionali. Massimo Zedda decide di fare opposizione tra i banchi del Consiglio

sabato 09 Marzo 2019 - 15:40
Regionali. Massimo Zedda decide di fare opposizione tra i banchi del Consiglio

Massimo Zedda

Incognita sulle dimissioni dal suo ruolo di Sindaco

«Non posso che essere tra voi in questa battaglia in Consiglio regionale. Ringrazio chi mi suggerisce di continuare a fare il sindaco ma se si decide di fare l’opposizione la si fa nelle sedi proprie che sono quelle del Consiglio regionale». Sono le parole del primo cittadino di Cagliari Massimo Zedda, uscito sconfitto dalle regionali del 24 febbraio come candidato governatore del centrosinistra, ha ufficializzato questa mattina la scelta di continuare la sua avventura politica tra i banchi dell’Assemblea sarda, dopo otto anni da sindaco del capoluogo. Lo ha fatto a Fordongianus dove ha riunito le forze della coalizione che lo hanno sostenuto in vista della tornata elettorale. (ANSA).

«Vedremo le modalità nei prossimi giorni», ha poi dichiarato Massimo Zedda, che davanti a sé ha due opzioni: le dimissioni da sindaco oppure la decadenza una volta proclamato consigliere regionale. Nel primo caso avrebbe 20 giorni per ripensarci, dopodiché la Regione nominerebbe un commissario per traghettare il Comune del capoluogo fino ad elezioni. Se l’obiettivo fosse quello di portare Cagliari al voto in concomitanza con le europee del 26 maggio, allora il primo cittadino dovrebbe dimettersi subito. L’ipotesi della decadenza, invece, consentirebbe alla vice sindaca Luisa Anna Marras – che prenderebbe il posto di Zedda – e alla Giunta comunale di restare in carica fino al voto, senza commissari, previsto tra due anni. Poi Zedda attacca la destra citando l’attentato di questa mattina: «poche ore fa è stato dato fuoco a un’altra cisterna a Torralba, quindi probabilmente l’aver per settimane annunciato un intervento molto più consistente rispetto all’accordo siglato ieri ha determinato delle aspettative». «Questo – ha sottolineato – lo dico al di là della stigmatizzazione di fatti o episodi di intolleranza o addirittura di aggressione o reati». Ma, ha aggiunto Zedda, «probabilmente c’è ancora insoddisfazione negli ambiti del settore e del mondo della pastorizia, che aveva creduto in un accordo ben oltre la cifra raggiunta l’altro giorno: sembrava infatti irremovibile l’attenzione sull’euro, addirittura al netto dell’Iva, ma ci siamo fermati a 74 centesimi e questo dopo la propaganda durata settimane sull’obiettivo di portare il prezzo a un euro. Tanto è vero che non tutti sono soddisfatti».

Intanto c’è chi auspica le elezioni comunali: «il sindaco Zedda si è appena dimesso lasciando la guida della città capoluogo della Sardegna ad appena metà mandato. Ora elezioni subito. Il 26 maggio sarebbe l’ideale assieme alle europe»”. Così su Facebook Federico Ibba (Popolari per la Sardegna). «Per quanto mi riguarda, al prossimo candidato sindaco farei sottoscrivere un contratto dal notaio, con penale molto onerosa, che preveda l’impossibilità a candidarsi ad alcun altro ruolo che sia incompatibile con quello di sindaco – aggiunge Ibba – non è serio utilizzare la città di Cagliari come trampolino politico». « Ora, conclude Ibba, auspico che il centrodestra scelga il prossimo candidato sindaco con il metodo delle primarie che qualche settimana fa è stato utilizzato con successo dal centrodestra pugliese per scegliere i candidati sindaco della città di Bari e Foggia».

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