Il comparto suinicolo scende in piazza a Pratobello: la peste suina è una peste politica

Salvatore

Il comparto suinicolo scende in piazza a Pratobello: la peste suina è una peste politica

sabato 16 Febbraio 2019 - 14:38
Il comparto suinicolo scende in piazza a Pratobello: la peste suina è una peste politica

Un allevatore orgolese di suini all'incontro di Pratobello (foto S.Novellu)

L’incontro del comparto suinicolo del Nuorese e dell’Ogliastra si è riunito questa mattina nel piazzale antistante il frigo macello di Pratobello, a pochi chilometri da Orgosolo, Fonni e Mamoiada, e dalla Statale 389. Il luogo non è casuale, in quanto la struttura – costruita in agro di Fonni con il finanziamento dell’Unione Europea – che avrebbe potuto essere il punto di riferimento di un intero comparto, non è mai entrata in funzione, e non certo per la mancanza di interesse da parte degli operatori, ma perché per la sua gestione non è mai stata bandita una gara d’appalto. Esso, a detta degli organizzatori, rappresenterebbe il fallimento della politica nei confronti di questo territorio.

Pratobello, l'incontro del comparto suinicolo nuorese e ogliastrino (foto S.Novellu)

Pratobello, l’incontro del comparto suinicolo nuorese e ogliastrino (foto S.Novellu)

Scopo dell’incontro tenutosi oggi, 16 febbraio 2019, a pochi giorni dalle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale e mentre da giorni imperversa nell’Isola la cosiddetta “Guerra del latte” ovvero la protesta dei pastori contro il prezzo del latte troppo basso, è quello di tentare di rilanciare il comparto suinicolo della Sardegna centrale.

Pratobello, l'incontro del comparto suinicolo nuorese e ogliastrino (foto S.Novellu)

Pratobello, l’incontro del comparto suinicolo nuorese e ogliastrino (foto S.Novellu)

La voce degli allevatori è unanime: «la politica ci ha abbandonato e questa struttura, l’ennesima incompiuta del territorio, incarna alla perfezione il senso del discorso: ovvero il fallimento della politica nei nostri confronti. La peste suina sarebbe stata finalmente debellata ma, intanto, la Regione continua ad abbattere i nostri maiali e ad impedirci, grazie alle norme comunitarie, di esportare il nostro prodotto. Oggi siamo qui per tentare di capire che strategia adottare per rilanciare il nostro comparto e uscire da questa situazione di stallo».

Pratobello, l'incontro del comparto suinicolo nuorese e ogliastrino (foto S.Novellu)

Pratobello, l’incontro del comparto suinicolo nuorese e ogliastrino (foto S.Novellu)

Tra i protagonisti dell’incontro di stamattina Cristoforo Coccollone, allevatore fonnese di suini, che sintetizza così il senso dell’incontro: «serve una presa di coscienza di categoria. Questo frigo macello avrebbe potuto dare delle risposte al rilancio del comparto, a tutti i giovani allevatori della zona, che avrebbero potuto sviluppare la propria attività ma per i quali, invece, i costi elevati di trasporto e macellazione in altre aree spesso rappresentano un ostacolo insormontabile».

Pratobello, l'incontro del comparto suinicolo nuorese e ogliastrino (foto S.Novellu)

Pratobello, l’intervento di Crispoforo Coccollone (foto S.Novellu)

Riccardo Mureddu, allevatore di Lodine, auspica che «la discussione sia diluita anche oltre il periodo elettorale, per evitare le strumentalizzazioni. Noi abbiamo il suino autoctono di razza Sarda, la Regione ce lo sta distruggendo con la scusa della peste suina».

Pratobello, l'incontro del comparto suinicolo nuorese e ogliastrino (foto S.Novellu)

Pratobello, l’intervento di Riccardo Mureddu (foto S.Novellu)

Un altro allevatore si pone dei dubbi: «la Regione da una parte dice di voler tutelare la razza sarda, dall’altra sta tentando di eliminarla. Io allevo maiali in maniera regolare, ma li avevo in alta montagna, se mi muore un animale devo dotarmi di tutte le attrezzature per smaltire le carcasse (anche se da noi non c’è neppure la corrente elettrica) loro, invece, abbattono gli animali e li seppelliscono qua, a due passi dalle falde acquifere».

Pratobello, l'incontro del comparto suinicolo nuorese e ogliastrino (foto S.Novellu)

Pratobello, l’incontro del comparto suinicolo nuorese e ogliastrino (foto S.Novellu)

«Io sono di Villagrande – dice un altro interlocutore – e vengo da una famiglia che ha sempre allevato maiali. Ora, per mangiare della carne buona sono costretto a comprarmi un animale vivo a lavorarlo per conto mio perché non ci sono delle strutture idonee in loco. Il discorso è molto più ampio. Da una parte la carne che arriva da fuori, ma non possiamo dimenticarci dei mangimi: per produrre carne di qualità, servono mangimi di qualità, che potrebbero esse prodotti anch’essi in loco». «Questa manifestazione – dice un altro allevatore – è stata organizzata qui, a Pratobello, in una zona in cui il popolo sardo ha vinto la propria battaglia contro il sopruso militare. Noi siamo solidali con i pastori però ci sono anche altri comparti, come quello della carne, che deve essere rivalutato. Anche a noi stanno rubando la dignità. Come categoria difendiamo la nostra dignità, ma nel lavoro onesto, senza scorciatoie».

Pratobello, l'incontro del comparto suinicolo nuorese e ogliastrino (foto S.Novellu)

Pratobello, l’incontro del comparto suinicolo nuorese e ogliastrino (foto S.Novellu)

Valerio Ecca, allevatore di Villagrande nonché presidente del consorzio Su Porcu Sardu, a proposito della peste suina: «la normativa UE dice la carne trasformata in insaccato, dopo 180 giorni non può trasmettere la malattia: allora perché ci impediscono deroghe alla commercializzazione? A questo aggiungiamo che noi non potremmo mai reggere la concorrenza con il flusso di carne di importazione, proposta a prezzi per noi improponibili»

Giovanni Goddi, allevatore di Lula nonché titolare del macello di Sologo: «Noi abbiamo un allevamento di circa 200 scrofe, con macello e relativo salumificio: siamo bloccati nell’esportazione; la peste suina è presente in tutta l’Europa ma noi siamo l’unica regione che non può esportare il proprio prodotto. È una scelta che arriva dall’alto, hanno deciso così, secondo noi la peste non è una peste sanitaria ma una peste politica».

Pratobello, l'intervento dell'europarlamentare Ignazio Corrao (foto S.Novellu)

Pratobello, l’intervento dell’europarlamentare Ignazio Corrao (foto S.Novellu)

All’incontro ha partecipato anche l’europarlamentare del M5Stelle Ignazio Corrao: «mi impegno a presentare una interrogazione al Parlamento Europeo. Io rappresento Sicilia e Sardegna e i problemi tra le due isole sono analoghi. Il libero mercato ha aperto le porte ai prodotti provenienti dall’Est e questo ha portato a un aumento dei prezzi che ora hanno condizionato la competizione. Un altro aspetto sul quale dobbiamo lavorare è quello di sensibilizzare i consumatori a ad acquistare qualità non avere sempre primo piano solo il prezzo».

L’incontro si è chiuso con la proposta di un documento da presentare ai prossimi amministratori regionali e all’Unione Europea, sulla difesa dei suini di razza sarda e il superamento degli abbattimenti. Il documento necessita di un ulteriore perfezionamento ma sarà pronto a breve.

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