La Sardegna è spezzata in due dalla protesta dei pastori contro il crollo del prezzo del latte. Per tutta la mattina blocchi stradali in vari punti della Statale 131 DCN: uno dei principali, a Sologo, il bivio per Orosei e Lula (APPROFONDISCI), dal chilometro 50 al km 83; numerose le interruzioni anche nel Cagliaritano e nel Sassarese. Tra gli altri, al chilometro 135 all’altezza di Borore (dove la Polizia stradale di Nuoro sta deviando il traffico nell’area industriale di Tossilo a Macomer), e al km 107, in territorio di Bauladu.
La protesta, però, ormai sembra inasprirsi, sui social si moltiplicano i video girati dagli stessi autotrasportatori, assaltati in stile Far West dai fuori strada di pastori che, con fare minaccioso e aggressivo, si impossessano del carico di latte sversandolo in strada. Questa mattina, tre uomini incappucciati e armati di bastoni hanno fermato il titolare di un piccolo caseificio e gli hanno intimato di buttare sull’asfalto il contenuto della cisterna: 700 litri di latte appena ritirato dagli allevatori ovini della zona settentrionale dell’Isola. Si tratta del terzo assalto di questo tipo dopo gli episodi di Villacidro e Burcei.
Momenti di tensione anche all’ingresso di Lula, dove un gruppo di pastori ha bloccato un camion carico di carne di provenienza italiana per controllare il contenuto della cella frigo; al diniego dell’autista il clima si è fatto pesante ed è dovuta intervenire la Polizia in assetto antisommossa, e una decina di sindaci del territorio, che hanno convinto il conducente a fare ispezionare il contenuto del camion, dopo di che, il camion è potuto ripartire.
Anche a Orgosolo, i pastori hanno dato vita a un’imponente manifestazione nella zona industriale all’ingresso del paese, lungo la provinciale che collega il centro barbaricino a Nuoro. Attività commerciali chiuse e niente lezioni nelle scuole. I pastori hanno riversato il latte nelle strade e bloccato alcuni camion all’entrata del paese.
Gli studenti di tutta l’Isola si dichiarano solidali con i pastori: migliaia di ragazzi di tutte le scuole di Cagliari e dell’hinterland si sono ritrovati davanti al liceo classico Siotto per sostenere la lotta degli allevatori sardi che da giorni sta attraversando la Sardegna da nord a sud. Il corteo è partito poco dopo le 9 e si è ingrossato con l’arrivo di altri studenti partiti dalle loro scuole.
Massiccia l’adesione allo sciopero-manifestazione: almeno un migliaio i ragazzi che hanno voluto prendere posizione scendendo in piazza. In testa al serpentone due striscioni. I messaggi : “studenti complici e solidali con i pastori in lotta” e “pastores no t’arrendas”. Una festa pacifica di cori e fischietti: il corteo sta puntando verso il consiglio regionale.
Oggi è anche la giornata delle lenzuola bianche stese sui balconi, appese alle finestre, alle serrande dei negozi chiusi e anche nei municipi (come a Uta e Guasila). È anche il giorno delle serrate degli esercizi commerciali da nord a sud dell’Isolai. Una mobilitazione che si sta allargando a macchia d’olio, in attesa di quelle risposte attese da un lato dal nuovo tavolo di filiera convocato per questo pomeriggio in Regione a Cagliari e, dall’altro, dall’incontro annunciato dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini.
Altre iniziative si sono tenute a Bosa dove alle 18.30 ci sarà un Consiglio comunale per una seduta aperta; a Scano Montiferro, con la serrata di tutti gli esercizi commerciali e una manifestazione di solidarietà degli studenti per le vie del paese; domani, nel cortile delle scuole medie e elementari, i pastori proporranno ai più giovani una dimostrazione della lavorazione del latte e della sua trasformazione in formaggio. Ad Alghero – presente il sindaco Mario Bruno – gli studenti dell’Istituto alberghiero sono stati impegnati nella creazione di prodotti a base di latte ovino; a Ozieri, con una manifestazione organizzata dagli studenti dell’Istituto Fermi e la serrata dei negozi.
A Castiadas, il sindaco Eugenio Murgioni ha disposto la sospensione delle attività degli uffici comunali; a Sarroch, il consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno di solidarietà nei confronti dei pastori, mentre a Gonnesa e a Carbonia, il latte e altri prodotti lattiero-caseari vengono distribuiti in piazza ai cittadini.
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