“In memoria dei Fratelli Pintor” un convegno per dire basta alle croci sulla 129

Sonia

“In memoria dei Fratelli Pintor” un convegno per dire basta alle croci sulla 129

sabato 22 Dicembre 2018 - 17:16
“In memoria dei Fratelli Pintor” un convegno per dire basta alle croci sulla 129

Il momento della consegna della petizione (foto S.Meloni)

Oltre 15mila le firme raccolte per la messa in sicurezza della “Strada delle morte”

A pochi giorni dall’anniversario della tragica morte dei due fratelli Matteo e Francesco Pintor a causa dell’incidente avvenuto il giorno di Natale dello scorso anno lungo la Statale 129, la comunità e specialmente  i giovani riflette sulla sicurezza stradale e sulla questione viabilità in tutta l’Isola.

Lo hanno fatto attraverso un convegno organizzato all’Istituto scientifico e linguistico Enrico Fermi di Nuoro da parte del comitato  SOS 129 i cui referenti sono Giovanni Pintor (l’unico superstite dei fratelli nel giorno dell’incidente), Davide Puddu, Stefania Ferrerli e Andrea Mura.

Ospiti del dibattito i sindaci di Nuoro, Orotelli e Bottida (i paesi principalmente interessati dall’asse viario) Andrea Soddu, Nanni Marteddu e Daniele Cocco, l’assessore regionale alla Pubblica istruzione Giuseppe Dessena, il Commissario Straordinario alla Provincia Costantino Tidu, il deputato del M5S Alberto Manca e l’ingegnere Gianfranco Fancello docente del dipartimento Ingegneria Civile  dell’Università degli Studi di Cagliari. L’incontro è avvenuto in un’aula magna gremita da studenti presenti anche gli amici, i parenti e i genitori dei giovani che hanno perso la vita in quel modo crudele.

I dati sugli incidenti stradali: nel 2017 sono morti in Europa circa 25.250 persone per incidenti stradali, il dato sconcertante è stato fornito dall’ingegnere Fancello che ha snocciolato, durante il suo intervento, altri numeri allarmanti riguardo la situazione stradale in Italia e in Sardegna. Nella penisola sempre lo scorso anno, ci sono stati complessivamente 3.378 morti di cui 90 in Sardegna (26 a Sassari, 17 a Cagliari, 16 a Nuoro e 5 a Oristano). Facendo una comparazione tra Italia, Sardegna e Provincia di Nuoro; l’84,4% degli incidenti mortali sono avvenuti nel nostro territorio. Per quanto riguarda invece gli incidenti con feriti, nel 2017, ce ne sono stati complessivamente 246.750 in Italia di cui 5.045 in Sardegna e 391 a Nuoro. Infine la 129 (Trasversale sarda) risulta essere tra le strade più pericolose da percorrere dopo la Statale 126 Villacidro e la 125 (Orientale Sarda). Oltre l’alta velocità tra le principali cause degli incidenti ci sono le distrazioni dovute al cellulare.

Il dibattito: nel 2017 sulla 129 ci sono stati complessivamente 13 incidenti di cui 2 mortali (con 3 morti e 4 feriti) nel tratto stradale compreso tra il 60 e il 64 chilometro, dove ci sono le due curve più pericolose.  Le Istituzioni del territorio chiedono non solo la messa in sicurezza di questi tornanti ma anche la predisposizione  della segnaletica  non solo più chiara ma a volte del tutto assente. Ovviamente la battaglia è quella di trasformare in 4 corsie un’arteria strategica che collega il Nuorese al Goceano. Oltre l’analisi di una forte carenza infrastrutturale in tutta la Sardegna, l’intervento dei componenti del comitato, è stato, sul fatto che Nuoro sia l’unica provincia italiana a non avere un collegamento ferroviario a scartamento ordinario e questo inficia gli spostamenti, incide fortemente sulla possibilità di avere incidenti e non agevola lo sviluppo economico e sociale del territorio.

La Petizione: a Gennaio 2018 la battaglia di Giovanni era iniziata sui social attraverso un messaggio virale per mettere a norma una “una lunga trappola d’asfalto disseminata di croci, lapidi e mazzi di fiori”. Poi quel messaggio virale è diventato una petizione portata avanti dal comitato SOS 129 che oggi, a fine giornata, con 15 mila firme, è stata consegnata al primo cittadino Andrea Soddu e agli altri rappresentanti istituzionali che si facciano portavoce del volere del comitato, della famiglia Pintor e di tutta la comunità nuorese per cercare di impedire che l’elenco dei morti su quella strada maledetta continui ad allungarsi.

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