Se immessa sul mercato, la sostanza stupefacente avrebbe fruttato oltre quattro milioni di euro.
Le immagini del blitz dei Carabinieri
Blitz dei Carabinieri nelle campagne di Ortueri che ha portato al sequestro di oltre 3.800 piante di marijuana per un peso complessivo di oltre 5 tonnellate, messe a dimora in un’area di cinque mila metri di terreno difficilmente raggiungibile in località Cheressia,
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Scorcio della piantagione di marijuana sequestrata a Ortueri
Dopo diversi appostamenti i due coltivatori sono stati braccati e arrestati lunedì scorso. Si tratta di Renato Porcu, 64 enne di Austis (coinvolto tra l’altro nel sequestro dell’imprenditore Gianni Murgia negli anni 90) e Vincenzo Porcu, 40enne (attualmente si trovano nel carcere di Massama e le indagini sono coordinate dalla Procura del tribunale di Oristano) .
Parte dell’impianto di irrigazione della piantagione di marijuana sequestrata a Ortueri
Una piantagione dotata di un impianto d’irrigazione sofisticato, realizzato con tubi e cisterne che preservava lo stato del “prodotto” e per garantire la raccolta a fine stagione. Il 64enne faceva da guardiano soggiornando nel terreno giorno e notte, all’interno di una tenda dotata di tutti i confort: fornita di energia elettrica attraverso un pannello solare.
La tenda nella piantagione di marijuana sequestrata a Ortueri
Oltre i due arrestati, ai quali viene contestato il reato di coltivazione di sostanza stupefacente dall’ingente quantitativo, sono state denunciate altre 5 persone (un 25enne di Ortueri, tre persone di Desulo rispettivamente di 20, 30 e 35 anni, e un 40enne di Nuoro) di cui ancora non sono stati rivelati i nomi per motivi di indagini.
Quindici i Carabinieri impiegati per quasi tre giorni nell’estirpare le quasi 4000 piante che, una volta caricate su un camion, sono state portate portate via e distrutte.
La piantagione di marijuana sequestrata a Ortueri recisa e caricata su un camion
L’operazione è stata condotta dai Carabinieri della Stazione di Ortueri, coordinata dal maresciallo Luca Trudu, in collaborazione con il Comando provinciale di Nuoro.
La conferenza stampa al comando dei Carabinieri (foto Cronache Nuoresi)
Oggi, durante la conferenza stampa, il maggiore Marco Keten ha evidenziato come pur trattandosi di droga definita leggera, questi grossi quantitativi di sostanza stupefacente sono il principale business della criminalità organizzata barbaricina: fruttano in poco tempo una quantità di denaro “sporco” che viene utilizzato anche per comprare cocaina, eroina e altro genere di droga pesante utilizzata sempre più dai giovani. I quattro milioni di euro è stato stimato che gli spacciatori, a prodotto finito, li avrebbero guadagnati in tre mesi.
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