Giulio Andreotti diceva: “il potere logora chi non ce l’ha”. Questo, forse, rispecchia la situazione di stasi politica nella quale si trova la città di Nuoro.

Lo scossone è arrivato dato nella serata di oggi da parte Sardisti i quali, in sintonia con il concetto di rapporto di trasparenza nei confronti del propri elettori, hanno voluto illustrare, nel corso di una conferenza stampa tenutasi  oggi nella sede del partito in via Roma, da una parte le motivazioni per le quali non appoggeranno più il sindaco Andrea Soddu, dall’altra continueranno  “a essere fedeli al programma sottoscritto nel 2015”. Questo significa che se “l’era Soddu” resiste all’ennesima difficoltà (il banco di prova sarà il consiglio comunale in programma venerdì): i sardisti, rappresentati oggi dal segretario cittadino Antonio Bassu, gli ex assessori Giuliano Sanna, Antonio Belloi, i consiglieri Claudia Camarda, Viviana Brau e Graziano Siotto, valuteranno di volta in volta le decisioni politiche.

Hanno parlato Tonino Bassu e Claudia Camarda, che attualmente ricopre anche il ruolo di presidente nella commissione bilancio. Si è andati a ritroso nel tempo fino allo scorso luglio, quando il Primo cittadino ha deciso di revocare la delega ai due assessori sardisti. «Quella apparentemente è stata una scelta tecnica» – ha precisato Sanna – «si voleva riequilibrare una giunta che mancava già di componenti con il suo azzeramento» ma di fatto così non fu.

A questo punto il segretario cittadino ha chiarito: «All’inizio dell’estate Soddu disse che le revoche erano state fatte per l’avvicinamento dei Sardisti alla Lega di Salvini ma è palese che era stata una  scusa banale in quanto questi accordi politici, inoltre presi a livello nazionale sono stati fatti a febbraio, quando, il sindaco, decise addirittura di affidare oltre il settore Ambiente anche quello del Bilancio a Sanna».

Antonio Belloi ha poi rincarato la dose: «il sindaco si è dimostrato politicamente inaffidabile non rispettando gli impegni che ha preso con le segreterie politiche che gli hanno dato fiducia per amministrare».

Gli impegni che i Sardisti reclamano non riguardano solo l’azzeramento della Giunta ma anche quelli degli incarichi politici voluti da Soddu nei diversi enti ovvero la presidenza del consiglio comunale, il ruolo di commissario nel Consorzio Universitario Nuorese, la direzione dell’ATP e il ruolo all’interno della Fondazione Banco di Sardegna.

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