Andrea Soddu non si dimette dall’incarico d primo cittadino. Con una Maggioranza risicata (una parte di consiglieri defilata e tre assessori destituiti), l’Avvocato prosegue il proprio mandato politico tentando di portare avanti, comunque, il programma elettorale.

Storce il naso l’Opposizione politica, dentro e fuori il palazzo civico, invitando il sindaco a “rinunciare al balletto delle poltrone” come evidenzia il vice segretario provinciale PD Francesco Manca, che rincara la dose: «dietro questa farsa politica c’è la desolazione amministrativa: Il bilancio del Comune è pieno di errori, il rendiconto 2017 non è ancora stato approvato, le manutenzioni inesistenti, i pagamenti ai cittadini e ai fornitori sono sempre in ritardo, la politica culturale è a livelli di sagra paesana, la biblioteca continua a non ricevere risorse, gli uffici sono disorganizzati, i comitati di quartiere sono stati messi da parte, la raccolta dei rifiuti prende la pericolosa strada di società i cui interessi sono ancora tutti oscuri. Il sindaco, sempre più presenzialista nei dibattiti, dal ponte di Oloè ad Abbanoa, è però assente dai problemi e dalla realtà del proprio Comune».

Un momenti del Consiglio-comunale di ieri (© foto S.Novellu – Cronache Nuoresi)

Dai banchi della Minoranza, dopo che, in occasione del Consiglio comunale di ieri, aveva chiesto a gran voce le dimissioni del sindaco, oggi il consigliere Pierluigi Saiu non molla la presa e dichiara: «La città ha bisogno di un governo forte, non di una coalizione a pezzi. Non avendo più i numeri nemmeno in giunta, ha dovuto revocare i due assessori sardisti. Una furbizia che ha consentito così di approvare una delibera ma che lascia in giunta solo tre componenti: il sindaco, il suo vice e un assessore vicino al sindaco. In questi mesi l’esecutivo cittadino ha perso sei assessori. Prima se n’è andato l’assessore al bilancio Raffaelina Denti, poi è stata la volta di Maria Boi (che dopo la verifica di maggioranza non è tornata in giunta), quindi Marcello Seddone e, infine, Chiara Flore, Antonio e Belloi e Giuliano Sanna».

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