Il mistero sul bilancio comunale, secondo il consigliere dell’opposizione Pierluigi Saiu proseguono.
«Martedì scade il termine per l’approvazione da parte del consiglio comunale degli equilibri di bilancio – evidenzia .Si tratta di quella delibera con cui, entro il 31 luglio, l’assemblea deve dare atto del permanere degli equilibri generali di bilancio dell’ente. È, in altre parole, una verifica sull’andamento delle entrate e delle spese previste nel bilancio di previsione. Le entrate e le spese devono cioè risultare in linea con gli stanziamenti indicati nel bilancio e occorre controllare che la gestione non presenti squilibri».
« La verifica dovrebbe quindi essere molto semplice. Eppure degli equilibri di bilancio ancora non c’è traccia. Non ci sono gli atti che devono essere esaminati dal consiglio. Non c’è la convocazione del consiglio per l’approvazione della delibera. Non c’è il parere dei revisori dei conti. Non c’è nemmeno la delibera di giunta. Niente. È allora evidente che, stando così le cose, i rilievi che abbiamo avanzato dai banchi dell’opposizione in sede di bilancio erano fondati. Se infatti è tutto in ordine come ci hanno detto, perché questo ritardo? Che problemi ci sono? Lunedì, in sede di comunicazioni, chiederò al sindaco di riferire in aula. Dovrebbe essere semplice verificare la correttezza di un bilancio approvato solo un mese fa. Perché non si riesce a farlo? Perché non lo ha ancora fatto nemmeno la giunta? Insomma, dobbiamo capire cosa sta succedendo davvero. Dobbiamo capire cosa accadrà con i debiti fuori bilancio non riconosciuti. Verificare se, proprio su questi debiti, sono state seguite le indicazioni dei revisori dei conti. Il collegio ha infatti segnalato che i debiti ancora da riconoscere superano i 4 milioni e mezzo di euro. Quelli che l’amministrazione vuole riconoscere ammontano a poco più di 650.000 euro. Cosa faranno i revisori se i loro rilievi non verranno presi in considerazione? A sette mesi dalla chiusura dell’esercizio manca poi il rendiconto 2017. Anche in questo caso siamo in gravissimo ritardo e nessuno muove un dito. A cominciare dalla Regione».
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