Ottana Polimeri. Lavoratori alla canna del gas: “Noi dimenticati dalla Regione”

Sonia

Ottana Polimeri. Lavoratori alla canna del gas: “Noi dimenticati dalla Regione”

lunedì 25 Giugno 2018 - 10:48
Ottana Polimeri. Lavoratori alla canna del gas: “Noi dimenticati dalla Regione”

Il presidio dei lavoratori di Ottana Polimeri nel 2015 (foto S.Novellu)

Buongiorno, vi inviamo un documento dei lavoratori di Ottana Polimeri redatto in questi giorni. La drammatica situazione di Ottana Polimeri e dei suoi 60 lavoratori licenziati circa un anno fa, ci porta a chiedervi di pubblicare il nostro documento che è un nuovo appello alla politica Regionale.
Speriamo possiate ancora una volta aiutare noi lavoratori pubblicando integralmente il documento in allegato.
Recita così la mail ricevuta all’indirizzo di posta elettronica del giornale. Una situazione che vede questi lavoratori alla canna del gas, che si appellano alla “sensibilità” dei politici regionali affinché si occupino concretamente della complessa Vertenza.

                      Vertenza lavoratori Ottana (f. S.Novellu)

“In questi giorni alla Camera dei Deputati è stato discusso il decreto legge per approvare misure urgenti per il completamento dei piani di reindustrializzazione e di recupero relativi ai siti inseriti nelle aree di crisi industriale complessa.

Come già era noto il sito di Ottana non fa parte di questi siti, visto che solo ad aprile con gravissimo ritardo la Regione Sardegna ha chiesto l’inserimento di Ottana in queste aree.

Il provvedimento in discussione prevedeva il prolungamento degli ammortizzatori sociali per gli operai che lavoravano in tali realtà. Ovviamente il decreto in specifico non ha avuto riscontro positivo visto che la cassa integrazione per ristrutturazione di Ottana Polimeri è cessata un anno fa, dopo lunghi tentennamenti da parte di tutte le parti in causa inseguendo un immaginario piano industriale.

Lavoratori di Ottana Polimeri (foto S.Novellu)

             Una protesta dei lavoratori di Ottana Polimeri (foto S. Novellu)

Le nostre perplessità visti i vari interventi in aula delle forze politiche, sono che ancora una volta la vertenza industriale di Ottana venga adoperata per strumentalizzazioni stavolta a fini politici senza alcuna cognizione della realtà; sono stati vanificati esattamente due anni di lotte e sacrifici da parte dei lavoratori per sensibilizzare politica regionale e nazionale sullo stato della vertenza e ancora oggi ci ritroviamo con tanti dubbi e poche certezze.

Nel frattempo informiamo per l’ennesima volta la Ras che la multinazionale Indorama Ventures continua a investire nel mercato del PET, stavolta in Egitto, è di pochi giorni fa la notizia apparsa sui siti specializzati nel settore, dell’ennesima acquisizione di un impianto identico a quello di Ottana.

Questo per confermare ancora una volta il ruolo fondamentale di tale produzione all’interno di un economia nazionale, la presenza unica a Ottana della filiera completa del Pet è strategica per l’intero Paese, costretto a importare da produzioni europee e asiatiche, le statistiche di importazione dei primi tre mesi del 2018 mostrano che le importazioni di polimeri in Italia hanno raggiunto il dato record di 1,317,300 TON. (fonte chemorbis.com)

La notizia conferma indirettamente il totale disinteresse della Ras alla vertenza Ottana Polimeri, il Presidente Pigliaru diede la sua parola agli operai presenti nella sede del Consiglio Regionale, sul suo immediato interessamento per la “convocazione della multinazionale Indorama”.

Tutto questo a dicembre 2017, da allora la RAS non ha mosso un dito per quanto riguarda la convocazione del Gruppo Indorama e del suo amministratore del sito di Ottana Paolo Clivati, ormai dominus dell’area industriale ex Enichem.

La nostra vertenza non ha niente a che vedere con problemi ambientali ne di bonifiche, gli impianti  sono stati fermati Solo ed esclusivamente per una scelta di delocalizzazione del gruppo Indorama, sono impianti nuovi di zecca, rispettosi delle più severe norme ambientali e soprattutto costruiti con ampi fondi pubblici destinati allo sviluppo del centro Sardegna.

Per quanto riguarda il discorso delle bonifiche nelle zone interessate del sito di Ottana, ribadiamo ovviamente che sono giuste e scarosante, ma la vicenda Ottana Polimeri non ha niente a che vedere con questa situazione che deve essere sanata il prima possibile.

Sensibilizziamo ancora la Ras che è sempre in essere la preoccupazione degli operai per eventuali smantellamenti e delocalizzazione degli impianti”.

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