Associazione Salvaguardia Monte Ortobene: ennesima stagione turistica sprecata per l’Ortobene

Salvatore

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Associazione Salvaguardia Monte Ortobene: ennesima stagione turistica sprecata per l’Ortobene

martedì 29 Maggio 2018 - 10:32
Associazione Salvaguardia Monte Ortobene: ennesima stagione turistica sprecata per l’Ortobene

Nuoro, prato incolto al parco del monte Ortobene (foto S.Novellu)

Ennesima estate sprecata per chi avrebbe voluto concedersi un po di vacanza sull’Ortobene.

“L’amministrazione punta(va) fortemente sul progetto RiMonte, progetto per la valorizzazione del monte Ortobene di Nuoro, un progetto ambizioso ma che non riesce a partire – probabilmente mai partirà – un po per la scarsa competenza degli amministratori locali, un po per la mancanza di idee progettuali, un po per la poca voglia di reperire denaro al di fuori di Mamma Regione – scrive in una nota l’Associazione Salvaguardia Monte Ortobene“.

“Una montagna abbandonata meta fissa di visitatori maleducati e coppiette indisciplinate, dove tutti si sentono in diritto di fare quello che vogliono. La montagna dei vincoli, dove per istituire una Zona di Protezione Speciale (ZPS), un piano di gestione (che non funziona) e un Comitato portatori di interesse (CPdI) ci sono voluti più di 10 anni. All’interno del CPdI è stato selezionato un team di naturalisti che tutto vogliono fuorché far ripartire il monte Ortobene in termini di turismo. Probabilmente perché meno gente gira per il monte meglio è… Mah! Il monte dev’essere libero da vincoli inutili. Come per esempio la ZPS Monte Ortobene, una direttiva Habitat che non ha senso di esistere in questa parte di monte e dovrebbe essere riperimetrata nella zona di Jacu Piu”.

“Un’altro problema non di poco conto – prosegue – che andrebbe rivisto è il Piano Urbanistico Comunale (PUC) e la sua ZONA H – SALVAGUARDIA AMBIENTALE – che poco ci sta a fare con una zona di protezione speciale, il vincolo Oasi Faunistica, il Vincolo archeologico, il Vincolo idrogeologico, ecc. Dobbiamo cercare di rendere fruibile quella parte di monte dove non ha senso che certi vincoli esistano e lasciare spazio alle attività turistiche. Dobbiamo dare la possibilità a chi vorrebbe investire del denaro di poterlo fare con tranquillità, senza dover passare dalla Regione Sardegna per Valutazioni ambientali o di incidenza che altro non fanno che scoraggiare l’investitore”.

“Come si fa – si interroga l’Associazione – a vincolare tutta la montagna quando potrebbe essere una risorsa turistica d’eccellenza? Come si fa a promuovere il turismo quando mancano servizi essenziali come le fogne? Come si fa ad attirare turisti esteri senza un piano mirato? Come fanno i turisti a sapere dove andare e cosa fare se in tutta Nuoro non c’è un punto informazioni? Probabilmente gli interessi di pochi superano le logiche turistiche e come sempre ci troviamo difronte a tante parole e poca concretezza. Annunci su annunci che si sommano agli innumerevoli slogan decennali fatti sul monte. Se questo è il modo di lavorare per Nuoro – conclude – per il monte Ortobene e per i cittadini noi non ci stiamo”.

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