Cerimonia d’inaugurazione con tutti gli artefici della realizzazione della nuova struttura
Dopo otto anni la ristrutturazione della scuola media Pietro Borrotzu di via Gramsci, la storica numero, uno è stato completato.
Un lavoro di squadra iniziato dall’amministrazione Bianchi e completato da quella di Soddu, attraverso l’operato dell’assessore ai Lavori pubblici Antonio Belloi.
Nell’estate del 2010, un crollo nell’atrio e una relazione dei tecnici che rilevava evidenti carenze strutturali fin dalla sua edificazione e come l’edificio poggiasse su un terreno umido e con i pilastri di fatto adiacenti ad una falda acquifera, portarono alla inesorabile chiusura dell’edificio scolastico.
Tutto ciò accadeva a una settimana dopo l’insediamento della amministrazione Bianchi.
Per il ripristino dell’edificio ci volevano ingenti fondi: nell’esigenza di accelerare i tempi si decise, in accordo con la Regione, di utilizzare con una nuova finalità, una parte dei fondi originariamente stanziati per il Polifunzionale di via Roma: circa due milioni di euro.
Sono state così avviate le indagini idrogeologiche (vi sono interessanti filmati che documentano le ispezioni sotterranee) e le diverse opzioni di intervento, per ripensare a una scuola moderna e sicura.
Quelli che oggi sono all’opposizione comunale dall’ex sindaco
Alessandro Bianchi all’ex vice sindaco Leonardo Moro con i consiglieri Nicola Porcu e Salvatore Sulas ricordano all’assessore Belloi di non dimenticare il lavoro realizzato dalla precedente amministrazione che nelle sue diverse fasi, insieme ad una integrazione del finanziamento hanno così portato a compimento un cammino che gli attuali governatori hanno concluso con l’affidamento dei lavori e il rientro di studenti e docenti a scuola.
«Non si può che gioire di questo traguardo raggiunto e poco importa che il solito assessore, evidentemente ignaro di qualsiasi concetto di correttezza e garbo istituzionale faccia finta di non sapere- precisano i consiglieri dell’opposizione. Noi aspettiamo sempre che si cimenti con qualcosa di “suo”… dopo tre anni sarebbe il caso».
L’assessore Antonio Belloi risponde alla polemica evidenziando che: «non abbiamo dimenticato nessuno che ha contribuito alla realizzazione dell’opera, del resto una cerimonia ufficiale ancora non è stata fatta, per ora, ci interessava che studenti e professori potessero usufruire quanto prima del nuovo spazio scolastico».
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