Nuoro. Il giardino di Alzheimer potrebbe riaprire. Ma l’Opposizione chiede l’annullamento del bando

Sonia

Nuoro. Il giardino di Alzheimer potrebbe riaprire. Ma l’Opposizione chiede l’annullamento del bando

lunedì 07 Maggio 2018 - 15:13
Nuoro. Il giardino di Alzheimer potrebbe riaprire. Ma l’Opposizione chiede l’annullamento del bando

Nuoro, il giardino di Alzheimer (foto S.Novellu)

Il giardino di Alzheimer, il parco ubicato nel cuore della città,di viale Trieste, potrebbe uscire dalla morsa del degrado nel quale si trova da tre anni.

Inaugurato nel 2009, funzionò fino all’alluvione del 2013, quando il cedimento strutturale di un muro di sostegno portò alla chiusura dello spazio, in attesa dei lavori di sistemazione, a opera dell’amministrazione Bianchi. Conclusi gli stessi, la struttura fu affidata a Cittadinanza Attiva e venne avviato un percorso di istruttoria di un progetto che potesse portare alla realizzazione del Centro Diurno. Percorso interrotto nel 2015, anno in cui l’Associazione rinunciava alla gestione poiché non era stato trovato un accordo con l’amministrazione comunale a proposito della manutenzione degli spazi.

Oggi, a metà del 2018, ci sarebbe un’offerta economica per la riapertura e il ripristino della struttura in seguito alla gara d’appalto bandita lo scorso ottobre. Ma l’Opposizione consiliare, capeggiata da Leonardo Moro a cui fanno seguito Alessandro Bianchi, Basilio Brodu, Gian Pietro Gusai, Giuseppe Montesu, Nicola Porcu, Pierluigi Saiu, Mara Sanna e Salvatore Sulas, chiede l’annullamento in autotutela della procedura di gara: «perché non rispetta il volere cittadino e del Consiglio comunale espressosi in merito nel 2007 ovvero destinare lo spazio di viale Trieste, annesso alla Casa protetta, a Centro Diurno e Giardino Alzheimer». Secondo i consiglieri dell’opposizione, inoltre, è illegittima anche dal punto di vista urbanistico la destinazione d’uso dell’area verde da parte della giunta Soddu: «secondo il Puc vigente, il parco è catalogato come S2 ovvero destinato per “attrezzature di interesse comune: religiose, culturali, sociali, assistenziali, sanitarie, amministrative, per pubblici servizi quali uffici comunali, postali, protezione civile”, invece gli atti di gara adottati violano nella sostanza l’atto di indirizzo dell’organo consiliare, che solo con analogo provvedimento, nella forma, e differente espressione di volontà, può essere reso nullo».

Nuoro, i giardini di Alzheimer (foto S.Novellu)

Nuoro, il giardino di Alzheimer (foto S.Novellu)

Effettivamente il bando di gara così come è stato strutturato si riferisce più a una gestione di tipo S3 ovvero “area verde attrezzata” con la possibilità di organizzare eventi culturali e sociali  sostenibili.  Sul principio della sostenibilità l’assessore all’Ambiente Giuliano Sanna replica alle accuse di illegittimità e di abuso da parte della maggioranza dicendo: «si tratta di un’ipotesi progettuale che darebbe la possibilità di rendere fruibile alla città uno spazio chiuso e che versa in condizioni di abbandono» anche perché, secondo l’assessore, la realizzazione di un giardino sensoriale per i malati di Alzheimer non è mai partita e dal punto di vista burocratico appare un progetto farraginoso che impedisce l’apertura definitiva del parco cittadino.

«Il bando – prosegue Sanna- rispetta lo spazio riservato agli anziani; si tratta di prendere in gestione il chiosco, oltre alla realizzazione di eventi di cui ho già chiarito, per un canone di locazione annuo di circa 12mila euro, che, sarebbero scontati al gestore attraverso lavori di manutenzione, servizi e forniture utili per il funzionamento della struttura». L’opposizione sui buoni propositi di Sanna sul futuro del Giardino di  Alzheimer poco ci crede anche perché ribadisce «è una procedura di gara costata ai nuoresi già 19mila euro» e vuole portare per forza l’argomento in aula consiliare.

Intanto, in attesa che la querelle politica si concluda, i cancelli di uno degli spazi verdi di pregio della città continuano a essere off limits per i nuoresi, ai quali non resta che constatare  che gli unici frequentatori assidui del parco siano ormai il degrado e le erbacee che vi proliferano a dismisura.  

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