Crisi al Comune di Nuoro. Saiu: “Soddu torni in aula o si dimetta”

Salvatore

Crisi al Comune di Nuoro. Saiu: “Soddu torni in aula o si dimetta”

sabato 05 Maggio 2018 - 14:48
Crisi al Comune di Nuoro. Saiu: “Soddu torni in aula o si dimetta”

Nuoro, l'aula consiliare vuota (foto S.Novellu)

“Continua la paralisi del Consiglio comunale di Nuoro dovuta alla crisi nella maggioranza che sostiene Andrea Soddu”.

Esordisce così, il consiglieri di Uniti per Nuoro Pierluigi Saiu in merito alla crisi politica che da mesi attanaglia la giunta che governa la città.

“Dall’inizio dell’anno – scrive Saiu l’assemblea cittadina si è riunita solo tre volte. La prima, il 29 gennaio (su richiesta delle opposizioni) per rinnovare il collegio dei revisori dei conti scaduto nel 2017. La seconda, il 13 marzo. La terza, il 30 marzo, per l’approvazione delle aliquote dei tributi (scadenza prevista dalla legge). Il consiglio comunale del 23 aprile scorso non si è tenuto per mancanza del numero legale. Due interi gruppi di maggioranza (La Base e La Città in Comune) hanno disertato la seduta e il Consiglio è stato convocato (in seconda convocazione!) il 14 maggio. Per non parlare delle commissioni, ferme da mesi”.

Il consigliere Pierluigi Saiu (foto S.Novellu)

Il consigliere Pierluigi Saiu (foto S.Novellu)

“Andare avanti in questo modo non è più possibile. Il sindaco e la sua maggioranza devono tornare in aula e verificare se hanno i numeri, altrimenti tutti a casa! Da mesi portano avanti verifiche e rimpasti, in pieno stile vecchia politica. Intanto si trascurano le cose importanti, a cominciare dal bilancio. I termini per l’approvazione sono scaduti il 31 marzo scorso e del documento contabile nemmeno l’ombra. Così come rimane avvolto nel mistero il rendiconto 2017”.

“Come tutti gli anni – ironizza Saiu – aspetteranno che la Regione minacci il commissariamento. La paralisi del consiglio comunale è preoccupante. Tre sedute in quattro mesi sono troppo poche, visti i problemi e le emergenze che bisogna affrontare. Chi è stato investito della responsabilità di governo lo faccia, se è in grado. Altrimenti si voti”.

“Una maggioranza a pezzi, come quella che sostiene Soddu, non può rimanere in carica solo per conservare qualche poltrona e il Consiglio comunale non può essere il luogo nel quale ratificare decisioni prese altrove. Come quella di estinguere anticipatamente 162 mutui con la Cassa Depositi e Prestiti pagando una penale di oltre 6 milioni di euro per poi trasferire quei debiti a un altro istituto di credito. Su questo tema il Consiglio comunale deve essere coinvolto. Così come, al di là della sparate sui giornali, non è chiara la complessiva situazione finanziaria e debitoria del Comune. Con cifre incoerenti e spesso prive di riscontro. Anche in questo caso serve un confronto serio e documentato. Tutto questo però – conclude Saiu – non sembra possibile viste le divisioni che attraversano la maggioranza e i silenzi del sindaco su questioni rilevanti come quella del risanamento. Per il bene della città quindi, se il sindaco non è più in grado di governare, lo riconosca e si torni al voto”.

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