“Con profondo disagio scrivo queste righe, ma mi corre l’obbligo di far conoscere all’opinione pubblica di una delle tante discutibili decisioni prese da qualche mese dal parroco della Cattedrale Giovanni Maria Chessa, nominato dal Vescovo alcuni mesi orsono a sostituire Don Tuvoni, missionario in Argentina, che bene ha operato a Nuoro lasciando un buon ricordo in tutti i parrocchiani”.

Esordisce così Antonio Costa, presidente del comitato spontaneo Monte Ortobene Ultima Spiaggia 1901-2011, in una nota.

“Si tratta di una decisione assurda  – prosegue – che riguarda la celebrazione dei matrimoni sia nella Chiesetta del Monte Ortobene sia in quella della Solitudine. Ebbene, don Chessa li ha proibiti, contravvenendo a quella tradizione nuorese che fino a ieri vedeva tutti i parroci favorevoli, da Don Cottu e Don Vedele, da Don Cossu a Don Tuvoni. Il Comitato, venuto a conoscenza di ciò e raccolte le tante proteste dei familiari dei giovani sposi intenzionati di unirsi in matrimonio al Monte, ha cercato in tutti i modi di far desistere da tale incomprensibile e immotivata disposizione il neo parroco della Cattedrale ma, nonostante i tre incontri, nulla è accaduto in tal senso”.

“Non possiamo accettare la decisione del parroco – ribadisce Costa, crediamo sia ingiusto e nessuna motivazione può giustificare un tale diniego, che porta inevitabilmente ad allontanare, non solo tanti giovani, ma anche i fedeli che vedono nella Chiesa la casa di Dio e quindi aperta a tutti senza distinzioni… Anche il Codice Canonico, seppur indicando nella chiesa parrocchiale il luogo preferito per la celebrazione del matrimonio, contempla la possibilità di scegliere altri santuari purché autorizzati dall’Ordinario(Vescovo) o dal Parroco”.

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