«Abbiamo organizzato l’ufficio di presidenza del CAL qui a Ottana per manifestare la nostra solidarietà nei confronti del sindaco Franco Saba e la sua Giunta, e lo facciamo in una sede riservata che è l’ufficio di presidenza del CAL. Abbiamo raccolto l’appello del sindaco contro il cancro della disoccupazione. Saba ha prospettato le dimissioni se non ci fossero state risposte ma noi siamo qui per rispondere, per dire che bisogna essere presenti; che dobbiamo lottare tutti insieme».

Così il sindaco di Nuoro, nonché presidente del CAL (Consiglio delle Autonomie Locali), Andrea Soddu, ieri pomeriggio, nel corso della riunione dell’Ufficio di Presidenza del CAL a Ottana, incontro al quale hanno partecipato anche i sindaci di Sarroch Salvatore Mattana, di Siamaggiore Anita Pili, di Padru Antonio Satta e, naturalmente, il sindaco di Ottana Franco Saba.

La scelta è ricaduta su Ottana in quanto luogo simbolo della crisi, dove il Primo cittadino e la sua Giunta, nei giorni scorsi hanno annunciato le proprie dimissioni, perché impotenti contro la grave crisi occupazionale nel paese simbolo dell’industria del centro Sardegna.

«Oggi tratteremo anche il tema dell’indebitamento dei Comuni – ha proseguito il primo cittadino nuorese. La Regione dice che la soluzione va trovata con CAL e ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani – ndr), a mio parere ci deve essere un segno forte da parte della Regione. Serve un intervento nei confronti di Nuoro e di tutti i Comuni perché non è accettabile che siamo lasciati soli. La Regione deve alimentare una legge che vada in aiuto ai comuni. Come l’anno scorso hanno aiutato Alghero con 15 milioni di euro per una ricapitalizzazione dell’aeroporto, così possono aiutare Nuoro e i Comuni a rischio dissesto».

Poi è stata la volta di Antonio Satta (vicepresidente del CAL e sindaco di Padru): «Noi non possiamo continuare ad amministrare la disperazione della gente, miracoli non ne facciamo senza risorse. Per altre zone sono state investite risorse, ma per queste zone non c’è nulla. Si devono fare delle scelte. Dobbiamo poter ridare speranza ai cittadini che hanno il diritto sacrosanto al lavoro».

«Ho annunciato le dimissioni perché sono stanco di vedere la gente soffrire e di non avere soluzioni per loro – ha aggiunto il sindaco di Ottana Saba. Il problema di Ottana è il problema delle zone interne che soffrono perché la Regione è molto distante: la programmazione territoriale dura da 3 anni e ancora non si è distribuito un euro. Ottana paga lo scotto della disoccupazione e dell’abbandono dell’industria, che non vuole bonificare l’inquinamento che ha lasciato e così l’area è in abbandono totale. Bisogna trovare gli strumenti per ripartire a chi ci governa in Regione dico: dovete venire qua nei comuni a trovare soluzioni per l’emergenza».

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