Nuoro. Nuova ala al carcere di Badu ‘e Carros, ospiterà 97 detenuti ad alta sicurezza

Sonia

Nuoro. Nuova ala al carcere di Badu ‘e Carros, ospiterà 97 detenuti ad alta sicurezza

giovedì 05 Aprile 2018 - 06:00
Nuoro. Nuova ala al carcere di Badu ‘e Carros, ospiterà 97 detenuti ad alta sicurezza

Inaugurazione della nuova ala del carcere di Badu 'e Carros

La Fnp Cisl lamenta la carenza degli agenti penitenziari

Dopo una lunga attesa è stata inaugurata ieri la nuova ala del carcere di Badu ‘e Carros a Nuoro. La sezione ospiterà 97 detenuti in regime di alta sicurezza, in arrivo dalla penisola a partire dalla prossima settimana.

«Ai 187 detenuti attuali si aggiungeranno altri 97 carcerati, finiti dietro le sbarre per reati legati alla criminalità organizzata, ha spiegato il provveditore penitenziario della Sardegna Maurizio Veneziano. A Badu ‘e Carros è in fase di progettazione un’ulteriore ala per altri 100 detenuti. Una volta conclusa, la struttura avrà una capienza regolamentare di circa 370 detenuti. Sono previste nuove assunzioni di agenti».

E proprio sul delicato tema dell’organico penitenziario, scoppia la polemica sulla carenza di agenti: «Ben venga l’aumento di detenuti, ma non si può fare a meno di un aumento congruo di agenti di Polizia penitenziaria», ha rimarcato Giovanni Villa della Fnp Cisl.

Secondo il sindacato, almeno 50 sarebbero le unità che servirebbero per appianare il numero previsto dalla pianta organica.

«Ma noi chiediamo almeno di avere 30 poliziotti in più – sottolinea Villa –  a Nuoro ci sono 160 agenti di Polizia penitenziaria quando ce ne vorrebbero oltre 200 per circa 180 detenuti, di cui 100 in regime di alta sicurezza. A breve ci saranno quasi 100 nuovi inserimenti di detenuti ad altissima pericolosità, per questo rivendichiamo le nuove assunzioni di personale entro poco tempo».

Al taglio del nastro per l’inaugurazione della nuova ala hanno partecipato ieri la direttrice di Badu ‘e Carros Patrizia Incollu, il provveditore penitenziario della Sardegna Maurizio Veneziano, il vescovo monsignor Mosè Marcia e il sindaco Andrea Soddu. I nuovi detenuti verranno inseriti gradualmente. Secondo le previsioni il trasferimento dovrebbe essere completato entro la fine del mese.

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3 commenti  - mostra commenti

  1. Permettetemi di dire ma cosa c’è da inaugurare …. si tratta di giustamente di una struttura idoena ad “ospitare” persone socialmente pericolosissime, ma da li a celebrarla come un evento importante per il territorio del Nuorese ce ne vuole.
    grazie
    Quintino

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  2. Durante un’audizione in Commissione diritti umani in Senato, Nicola Gratteri ha detto: “Io sono per i campi di lavoro, non per guardare la tv. Chi è detenuto sotto il regime del 41 bis coltivi la terra se vuole mangiare. In carcere si lavori come terapia rieducativa. Il tossicodipendente deve lavorare otto ore al giorno, perché un altro può stare 10 ore davanti alla tv? Occorre farli lavorare come rieducazione, non a pagamento. Se abbiamo il coraggio di fare questa modifica, allora ha senso la rieducazione. Ci sono capi mafia di 60 anni che non hanno mai lavorato in vita loro. Farli lavorare sarebbe terapeutico e ci sarebbe anche un recupero di immagine per il sistema”.
    Parole giuste, questo si potrà fare quando i governanti capiranno che i grandi criminali devono soggiornare e lavorare in isolamento nelle isole-carcere che hanno chiuso venti anni fa.

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  3. Sicuramente questo discorso va bene per i delinquenti veri, quelli che dopo averci provato ci si è resi conto che è delinquere è quello che voglio fare per tutta la vita. Ma per i ragazzi che hanno sbagliato spinti dall incoscienza ne parliamo? Giovanissimi che al primo errore vengono messi in contatto con gente che può soltanto nuocere alla loro situazione è al loro futuro. Per non parlare di alcune è ci tengo a precisare alcune, che istigano questi giovanissimi che già turbati dalla situazione che vivono sono costretti a sopportare soprusi.
    Cerchiamo di capire di più è di giudicare meno

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