L’Italia candida la Transumanza patrimonio Unesco. Esulta Coldiretti Sardegna

Sonia

L’Italia candida la Transumanza patrimonio Unesco. Esulta Coldiretti Sardegna

mercoledì 28 Marzo 2018 - 13:47
L’Italia candida la Transumanza patrimonio Unesco. Esulta Coldiretti Sardegna

Pecore al pascolo (foto S.Novellu

Esultano le campagne sarde: sull’Isola c’è il 40% delle pecore italiane

La Transumanza, antica pratica di allevamento preservata dalle comunità dei territori rurali, è candidata a diventare patrimonio culturale immateriale dell’umanità Unesco.

La richiesta è stata presentata ufficialmente ieri a Parigi dall’Italia, Stato capofila della proposta insieme alla Grecia e all’Austria. A farlo sapere è il ministero delle Politiche agricole, che ha coordinato la redazione del dossier di candidatura, informando dell’avvio formale del processo di valutazione internazionale. La decisione da parte del Comitato di governo dell’Unesco arriverà nel novembre 2019.

«Ci riempie di orgoglio questa candidatura – ha detto il vice ministro alle Politiche Agricole, Andrea Olivero – in quanto valorizza una pratica che rinnova il profondo legame tra uomo, prodotto e paesaggio».

Con oltre il 40% del patrimonio ovino italiano, circa 12 mila aziende che danno lavoro a circa 25 mila persone e un comparto che vanta 3 formaggi DOP e l’IGP dell’agnello, il mondo delle campagne della Sardegna plaude alla candidatura della Transumanza a patrimonio culturale immateriale dell’Unesco.

«Un passo importante che va nella direzione del riconoscimento di un patrimonio culturale, sociale e ambientale – afferma il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu. Un patrimonio internazionale che vede tra i protagonisti proprio la Sardegna dove si alleva circa il 40% delle 7,2 milioni di pecore italiane».

Il settore isolano della pastorizia gode già del riconoscimento Unesco per il Pastoralismo, nato su iniziativa della Provincia di Nuoro. Non solo. La Sardegna è anche la prima regione del Mediterraneo in cui si pratica l’allevamento degli animali al pascolo (il 70% della superficie isolana).

Le pecore si nutrono per l’80% dalle essenze foraggere spontanee o coltivate e questo rende inscindibile il legame dell’elevata qualità dei prodotti caseari e delle carni dalle forme paesaggistiche in cui sono ottenuti.

Grazie al pascolamento, inoltre, è stato forgiato il paesaggio isolano. «La transumanza è storia, tradizione, cultura, ambiente – rimarca il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba – per questo sosteniamo con convinzione questa candidatura e rivolgiamo un appello affinchéanche ai cittadini sostengano il comparto non solo pastorale ma agricolo con l’acquisto di prodotti locali».

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