Tutor illegale di San Teodoro: dove sono i soldi delle multe? Il Comune chiama in causa la Gefil

Sonia

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Tutor illegale di San Teodoro: dove sono i soldi delle multe? Il Comune chiama in causa la Gefil

martedì 27 Marzo 2018 - 05:10
Tutor illegale di San Teodoro: dove sono i soldi delle multe? Il Comune chiama in causa la Gefil

Le casse del comune attendono ancora 334.849 euro

La sua carriera fu breve, ma intensa. Quando arrivarono i primi verbali, nessuno si sarebbe immaginato quello che sarebbe accaduto dopo. Oggi, a distanza di quasi otto anni dai fatti, il famoso “tutor” di San Teodoro, 50 mila multe erogate per sbaglio in due mesi, torna a far parlare di sé.

L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Domenico Mannironi, ha deciso di intentare una nuova causa contro la società Gefil-Gestione fiscalità locale Spa. In ballo ci sono i soldi delle centinaia di multe pagate dagli automobilisti tra il 5 agosto e l’11 ottobre del 2012. I verbali sono stati tutti annullati, ma in gioco restano i denari di chi già aveva saldato il conto.

Secondo quanto si legge nella delibera firmata due giorni fa dalla Giunta di San Teodoro, la società Gefil, con sede a La Spezia, deve alle casse comunali 334 mila 849 euro, frutto delle multe pagate ingiustamente dagli utenti della strada. Tuttavia, gli importi arrivati nelle tasche della società da parte di 2474 automobilisti non sono mai stati riversati nelle casse dell’amministrazione comunale. Da qui la decisione di procedere per vie legali.

La richiesta di risarcimento danni era già stata formulata dal comune in seno alla causa intentata nel confronti della Gesil Spa e della Service Net, fornitrice dell’impianto di rilevazione elettronica. Il Tribunale di Nuoro, però, nel maggio 2017, aveva rigettato la domanda, dichiarando solo la nullità dei contratti stabiliti dalle parti. Tra le motivazioni formulate dal giudice quella della «mancata indicazione di quali somme il comune abbia dovuto rimborsare ai destinatari dei verbali».

«San Teodoro – chiarisce la giunta Mannironi – ha già anticipato rimborsi per un importo pari a 123.679, 68 euro, (corrispondenti a 973 multe erogate). Le restituzioni sono state interrote solo solo a seguito della sentenza che ha stracciato i rapporti con la Gefil». Sul piede di guerra, però, ci sono tutti gli altri automobilisti che bussano alle porte del municipio e reclamano la restituzione delle somme dovute. Per l’esecutivo, dunque, la via del tribunale è inevitabile.

Il tutor di San Teodoro, posizionato sulla 131 tra il bivio per l’importante centro turistico e Ovilò, in due mesi aveva collezionato quasi 50 mila verbali, circa 800 al giorno. Le proteste degli automobilisti erano arrivate da tutta Italia. Nell’ottobre del 2012, la polizia stradale nuorese, dietro mandato della Procura di Nuoro, aveva messo i sigilli al contestassimo apparecchio, procedendo al sequestro di una montagna di carte e documenti e inducendo l’allora sindaco di San Teodoro, Tonino Meloni, ad annullare tutti i verbali in sede di autotutela. 

Alla base del pasticcio la mancata autorizzazione dell’impianto da parte della Prefettura. Per la vicenda sul banco degli imputati sono finiti l’ex comandante dei vigili urbani di San Teodoro, Francesco Asole, l’ex sindaco di San Teodoro, Tonino Meloni, e l’allora consigliere comunale delegato al Traffico Gianfranco Bacciu.

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