Nuoro 2020. Dal presidente Pigliaru agli esponenti politici, soddisfazione per l’esito della competizione

Sonia

Nuoro 2020. Dal presidente Pigliaru agli esponenti politici, soddisfazione per l’esito della competizione

sabato 17 Febbraio 2018 - 05:02
Nuoro 2020. Dal presidente Pigliaru agli esponenti politici, soddisfazione per l’esito della competizione

I sindaci mentre attendono il verdetto

Dal presidente della Regione Francesco Pigliaru ai diversi esponenti politici, l’intera Sardegna si congratula con l’amministrazione comunale di Nuoro per aver partecipato ad una competizione così importante e difficile, dalla quale, il capoluogo Barbaricino è uscito comunque vincitore al di là della scelta della Commissione, che ha premiato Parma.

«La corsa che ha portato Nuoro sino all’ultima tappa di questo percorso ci rende comunque orgogliosi ed è un segnale importante non solo per la città ma per l’intera regione». Queste il commento del presidente della Regione Francesco Pigliaru.

«Siamo profondamente convinti che Nuoro, al di là di ogni possibile titolo, sia la capitale di una cultura straordinaria che ha solo bisogno di essere più conosciuta nel mondo. E siamo altrettanto convinti – prosegue Francesco Pigliaru – che questa cultura, così ricca e fortemente identitaria, possa davvero fare la differenza, diventando fattore di stimolo e di crescita certamente per le zone interne, nel cui potenziale abbiamo sempre creduto e sul quale investiamo energie e risorse, ma anche per tutta la Sardegna. Il nostro impegno – conclude il Presidente della Regione – resterà intatto nel sostenere questo progetto che ha dimostrato il suo valore e che merita il lavoro di tutti per la sua realizzazione».

«La mancata nomina di Nuoro a capitale della cultura 2020 non deve fermare il lavoro compiuto finora, per non disperdere le energie e progetti messi in campo per far conoscere la bellezza e la grandezza culturale dell’Atene sarda. Nuoro aveva tutte le caratteristiche per essere capitale della cultura, ma forse la città non era ancora pronta per compiere questo passo. Auspico che si possa attivare un gemellaggio con Parma, approfittando anche della numerosa presenza di sardi nella città emiliana e delle affinità tra la Sardegna e l’Emilia Romagna. Ringrazio il sindaco Soddu e tutta la rete di istituzioni e associazioni, artisti e personalità del mondo culturale, che hanno contributo a costruire un programma così ambizioso» così il segretario del PD, Giuseppe Luigi Cucca, commenta la mancata nomina di Nuoro a capitale della cultura per il 2020.

Mentre Efisio Arbau, esponente della Base, si esprime in modo  più pungente per la mancata vittoria: «non sarebbe male se la Regione Sardegna istituisse una competizione di questo genere sarda, iniziando magari da Nuoro che ci ha già lavorato tanto. Sarebbe una  ottima palestra per provare a vincere anche in trasferta la prossima  volta. I miei complimenti ad Andrea Soddu, Sebastian Cocco e tutti  coloro che hanno contribuito a questa grande sfida».

Comunque la sfida di Nuoro continua e la mancata assegnazione del titolo è solo l’input iniziale per proseguire la realizzazione del progetto come ha commentato a caldo il sindaco Andrea Soddu, ieri , subito dopo la proclamazione avvenuta nella sala  Spadolini del Mibact. «Abbiamo fatto un’esperienza bellissima e questo risultato ci rafforzerà perché chi vince non è chi viene nominato, ma chi si rialza dopo la caduta e si fa più forte e affronta il futuro con maggior vigore. Lanceremo un’alleanza con Parma e le altre città finaliste e costruiremo una rete basata sulla cultura». 

Delusione e amarezza. Sono gli stati d’animo per il verdetto sancito a Roma sulla scelta della Capitale italiana della Cultura 2020. Niente da fare. Nuoro deve riporre i sogni di gloria. Il capogruppo regionale di Forza Italia Pietro Pittalis esprime il suo disappunto per la bocciatura: «prendiamo atto con dispiacere e amarezza di questa occasione mancata. Un responso positivo – rimarca l’esponente degli azzurri – avrebbe assicurato un grande richiamo per la Sardegna e il territorio della Barbagia. Il responso negativo è il segnale più evidente sull’attenzione che il governo nazionale e il ministro Franceschini ripongono sulla nostra Isola». La scelta del Ministero dei Beni culturali è ricaduta su Parma, ma per il leader dei forzisti non si deve tradurre in una retrocessione del capoluogo barbaricino. Perché non ci sono dubbi – continua Pittalis – che Nuoro avrebbe meritato il riconoscimento, viste le grandi potenzialità culturali e identitarie con personaggi di rango che hanno dato lustro alla città da Grazia Deledda a Sebastiano Satta sino a Francesco Ciusa». Da qui un appello rivolto alle istituzioni: «apprezziamo – conclude Pittalis – il grande lavoro portato avanti dall’amministrazione comunale capeggiata dal sindaco Soddu e dalle associazioni di categoria impegnate nella sfida. La bocciatura non deve certo far venire meno il patrimonio storico e culturale dell’Atene sarda per eccellenza. Pensiamo che i valori e le tradizioni della nostra Isola vadano difesi in tutti i contesti».
Sonia Meloni

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