“Nessuno dia un euro a queste persone”
«Non ho mai chiesto soldi a mio nome, tuona Luisanna Porcu, responsabile del Centro anti-violenza Onda Rosa di Nuoro e segretaria nazionale di Donne in rete contro la violenza. Chiunque voglia fare una donazione può usare i numeri di conto corrente intestati alle associazioni di cui faccio parte. Diffidate da chiunque bussi alla vostra porta usando i miei riferimenti, è una truffa».
Luisanna Porcu non avrebbe mai pensato di dover avere a che fare con gli sciacalli della beneficenza. Con coloro che frugano nella disperazione per tirarne fuori fonti di lucro. Oggi, però, il telefono di Onda Rosa squilla per ben quattro volte. Dall’altra parte ci sono cittadini che segnalano richieste di denaro a favore delle donne vittime di violenza. Spiegano che in giro ci sono persone, non è chiaro se si tratti di uomini o donne, che si presentano come volontari di Onda Rosa. Il biglietto da visita è il nome della responsabile.
«Chi ha avvisato Onda Rosa non si vuole esporre, precisa Porcu. Non sappiamo esattamente dove siano accaduti gli episodi raccontati, ma di certo io non ho mai chiesto niente. Nessuno dia un euro a queste persone».
Domani mattina, Luisanna Porcu formalizzerà una denuncia contro ignoti alla Procura di Nuoro. L’industria delle truffe di finta beneficenza è un settore in continua espansione. La formula è semplice: basta saper sfruttare i buoni sentimenti e mirare al portafoglio politically correct della gente di buon cuore. State attenti a non caderci.
Sabrina Fara
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