Il Centro diurno di Tonara in scena a Fonni. Sul palco un’opera dedicata a Giorgio Gaber

Sonia

Il Centro diurno di Tonara in scena a Fonni. Sul palco un’opera dedicata a Giorgio Gaber

giovedì 15 Febbraio 2018 - 06:15
Il Centro diurno di Tonara in scena a Fonni. Sul palco un’opera dedicata a Giorgio Gaber

Un momento dello spettacolo teatrale “Variazioni G"

La compagnia teatrale “Libera… Mente” del Centro Diurno di Tonara, struttura riabilitativa psichiatrica del Centro di salute mentale di Sorgono, venerdì 16 febbraio, nella sala conferenze CEAS del Comune di Fonni, presenterà lo spettacolo teatrale “Variazioni G”, pièce teatrale ideata e condotta dal regista Andrea Meloni e dall’aiuto regista Sabrina Mascia.

In questo nuovo impegno scenico, gli autori hanno voluto confrontarsi con la genialità, la voglia di libertà, l’ironia, l’anticonformismo e la rottura degli schemi che caratterizzano l’opera di Giorgio Gaber, grande autore di cui, lo scorso gennaio, ricorreva il 15° anniversario della morte.

Lo spettacolo, che a ottobre e novembre dell’anno passato è stato presentato al pubblico di Tonara e di Sorgono, sarà riproposto su esplicita richiesta dell’amministrazione comunale di Fonni, che ne ha anche patrocinato l’iniziativa. Il paese ricade, infatti, nel bacino d’utenza del Centro di salute mentale di Sorgono.

Un momento dello spettacolo teatrale “Variazioni G

Un momento dello spettacolo teatrale “Variazioni G”

«L’esito scenico – sottolinea la Patrizia Carcassi, responsabile del Centro di salute mentale di Sorgono – rappresenta la parte conclusiva dei progetti terapeutici riabilitativi individuali portati avanti durante l’anno nella struttura di Tonara. Il teatro ha svolto e continua svolgere un ruolo importante nel recupero, nel coinvolgimento, nella mobilitazione degli aspetti propositivi ed espressivi dei pazienti psichiatrici della Barbagia-Mandrolisai e del comune di Fonni, che sono seguiti dalla nostra struttura territoriale e accedono al Centro diurno di Tonara».

«L’adattamento scenico del teatro canzone di Giorgio Gaber – afferma il regista Meloni -, è il risultato del lavoro d’equipe svolto durante le ore del laboratorio di teatro. La prima fase del lavoro è stata dedicata allo studio dell’universo artistico di Giorgio Gaber. Nella seconda fase è stato perseguito un lavoro di analisi dei testi selezionati, al fine di evidenziarne la forza introspettiva e l’universalità dei temi. Nella terza fase si è lavorato sull’adattamento teatrale dei testi di Giorgio Gaber e Sandro Luporini».

Secondo il regista la scelta di impiegare l’opera di Gaber nell’ambito della salute mentale «è risultata particolarmente adeguata al bisogno di fare teatro impegnato ed accogliere processi artistici di individuazione e trasformazione».

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