L’associazione di categoria Confimprenditori risponde alla polemica del comitato “Salvaguardia Monte Ortobene” sulla tipologia di potatura arborea eseguita nei giorni scorsi sugli alberi (APPROFONDISCI).
Il direttore Gian Franco Seddone interviene sulla vicenda e afferma: «a Nuoro le poche imprese rimaste in vita riescono a sopravvivere dai piccoli appalti pubblici e privati e vengono additate di scarsa professionalità. Chi ha disprezzato il metodo utilizzato nello sfoltire le piante bisogna capire se realmente è dotato di competenza tecnica».
La potatura degli alberi eseguita nei giorni scorsi a Nuoro (foto S.Novellu)
«L’impresa che esegue il lavoro opera dal 2006 e svolge l’attività in tutta la Sardegna con 10 operai nel periodo invernale e 20 nel periodo estivo, occupandosi anche di giardinaggio, bonifiche e protezione ambientale – prosegue il direttore- che lavora con la massima professionalità con operai specializzati e competenti seguendo il metodo adoperato in tutte le grandi città».
«Il taglio, tanto criticato, può sembrare eccessivo, ma permette alla pianta di rigenerarsi a primavera rifiorendo a cespuglio oltre a portare un beneficio importante alla stessa – prosegue Confimprenditori. Non mancano occasioni nelle quali i cittadini protestano per l’altezza degli alberi a ridosso delle abitazioni che sottraggono luce e per la scarsa manutenzione. Finalmente a distanza di lunghi anni è arrivata la tanto attesa potatura. Ricordiamo i numerosi grossi rami caduti sui mezzi parcheggiati per strada a seguito del forte vento e della neve provocando ingenti danni a terzi, cosi come succede nel Monte Ortobene con l’arrivo della fredda stagione».
«L’impresa che esegue i lavori nelle vie cittadine merita un plauso, come gli è stato riconosciuto a Portoscuso, dal Gal delle Baronie, conclude Seddone, dove ha eseguito la stessa tecnica di potature. Qua si fa polemica per qualsiasi cosa venga fatta, forse per protagonismo o forse per scarsa competenza in materia, ma è il solito vizio di criticare specialmente quando un lavoro viene eseguito da una azienda del territorio.
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Vorrei sapere qual è la professione di chi pensa queste amenità, quei tagli sono torture e rappresentano un danno che si evidenzierà in futuro per la pianta., andate ad informarvi presso la SIA.
Le piante non hanno nessun bisogno di essere tagliate né per essere “rigenerate” né per farle stare meglio, ma stiamo scherzando?
Quel tipo di “taglio” in natura si vede solo dopo il passaggio di un tornado…
La potatura è stata fatta molto male, le piante ne avranno un grave danno che si manifesterà negli anni.
Quella potatura ha un nome nel gergo degli addetti ai lavori: potatura Anas. Un obbrobrio agronomico, ma tant’è…
Dalle foto sembra sia stata eseguita una capitozzatura delle piante. Pratica che le fa soffrire e le indebolisce. I futuri rami saranno pericolosi e con il tempo l’albero potrebbe ammalarsi. Purtroppo sempre di più vengono effettuate queste potature drastiche che mettono a serio rischio il nostro patrimonio arboreo.
Alle prossime regionali bisogna capitozzare il pd, avendo cura di iniziare dai rami secchi locali. Secchi, ma che succhiano linfa vitale ai pochi rami sani rimasti.