Politiche 2018: nell’isola 250 candidati e 17 partiti

Sonia

Politiche 2018: nell’isola 250 candidati e 17 partiti

martedì 30 Gennaio 2018 - 09:41
Politiche 2018: nell’isola 250 candidati e 17 partiti

Sono 17 i partiti che hanno presentato in Sardegna le liste per le elezioni politiche, oltre 250 gli aspiranti alle cariche di deputato e senatore.

Tra loro alcuni nomi noti non solo nell’Isola: è il caso del velista Andrea Mura (uninominale Camera), primo e unico italiano a vincere la Route du Rhum. Mura è candidato con il M5S, insieme allo scrittore “Premio CalvinoGianni Marilotti (uninominale Senato).

In corsa con il polo indipendentista l’ex direttore dell’Unione Sarda, Anthony Muroni (proporzionale unico Senato). Forza Italia candida l’ex presidente della Regione Ugo Cappellacci (uninominale Camera) e nel Pd c’è il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau (uninominale Senato).

Tra le particolarità, il patto Lega-Partito sardo d’azione, che ha scatenato diverse polemiche all’interno dello stesso partito guidato da Christian Solinas, capolista nel proporzionale unico del Senato nell’Isola, ma ha anche una candidatura in un collegio sicuro in Lombardia: dopo 22 anni il Psd’Az dovrebbe poter così tornare in Parlamento. Il percorso per chiudere le liste non è stato però in discesa per quasi tutti le coalizioni tradizionali.

Così se tra i Quattro Mori c’è chi ancora storce il naso per l’accordo con Salvini, non si appianano le divergenze interne ai democratici: i renziani e i popolari-riformisti si sono divisi i posti che hanno qualche possibilità in più, mentre a bocca quasi asciutta è rimasta l’area di Renato Soru. Tra gli esclusi eccellenti il presidente della Commissione Uranio impoverito Giampiero Scanu, che ha alzato la voce. Ma il segretario Giuseppe Luigi Cucca replica a distanza: «gli è stata offerta la possibilità di correre in un collegio uninominale».

Anche tra le fila del centrodestra qualche frizione: la consigliera regionale Alessandra Zedda ha rifiutato la candidature dopo che le era stato proposto un posto con poche speranze di conquistare il seggio. Capitolo a parte per LeU, che ha confermato, nonostante le polemiche per l’imposizione da Roma, Claudio Grassi (Sinistra italiana), di Reggio Emilia, capolista nel collegio proporzionale del Sud Sardegna.

Nessuna polemica evidente, ma in Sardegna ha fatto scalpore l’esclusione del senatore uscente Roberto Cotti, messo fuori rosa dallo staff nazionale M5S. Ora però i partiti cercheranno di ricompattarsi: da oggi, infatti, si lavora per la campagna elettorale che, anche se non formalmente, è già iniziata con piccoli scambi di vedute tra i diversi schieramenti in campo.

Sull’isola sono già attesi diversi big della politica nazionale: il primo ad arrivare sarà il candidato premier dei pentastellati Luigi Di Maio, il 4 e 5 febbraio.

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