La crisi politica che ha investito l’amministrazione Soddu sembra essere stata superata.
I quattro consiglieri dissidenti del Psd’Az (che due giorni fa hanno fatto saltare la seduta del consiglio comunale dove alla base della contestazione c’era la votazione di una variazione di bilancio che vedeva l’approvazione di un piano di rientro per un disavanzo di 3milioni e 700mila euro) sono rientrati all’interno della maggioranza.
Amministrazione politica ricompattata dunque e variazione di bilancio approvata in occasione del consiglio comunale slittato a ieri anche con i voti del Psd’Az.
«Abbiamo votato a favore per il senso di responsabilità e fiducia che riponiamo in questa amministrazione», ha spiegato il capogruppo Adriano Catte, che ieri aveva sollecitato un approfondimento e un rilancio dell’azione di governo.
Per il sindaco Soddu «i problemi che si sono verificati sono normali all’interno di qualsiasi amministrazione, l’importante è dialogare e risolverli». Resta aperto il problema della verifica politica dopo le dimissioni dell’assessora al Bilancio Lina Denti – incarico assunto ad interim dal sindaco -, che aveva espresso parere contrario alla variazione di bilancio. Pesa anche l’autosospensione dell’assessore alle Attività produttive, pronto a chiedere una verifica politica.
«Per me la verifica ha il compito di costruire una giunta migliore, ci stiamo lavorando», ha risposto il primo cittadino. L’opposizione insorge. «Sulla variazione di bilancio c’è un vizio di legittimità – ha detto il consigliere Leonardo Moro – il piano di rientro del disavanzo è spalmato in 4 anni quando la norma parla di un ripiano che deve avvenire entro la fine della consliatura. Inoltre la competenza a decidere è del Consiglio, oggi è stata ratificata una delibera di Giunta».
«La verità – ha sottolineato il consigliere della lista Nuova Nuoro, Giuseppe Montesu – è che ci sono delle scadenze importanti con nuovi incarichi da spartire: la nomina di un nuovo assessore e del nuovo capo di gabinetto (il cui contratto scade il 31 dicembre, ndr) e infine la nomina dei nuovi revisori dei conti, anche loro in scadenza. Far mancare il numero legale è stata una messinscena del Psd’Az per alzare l’asticella sulle spartizioni. Non si parla invece dei problemi dei cittadini».
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