Il sindaco invita alla prudenza e i consiglieri “ribelli” rispondono: «necessario lo scossone politico»

Dopo due anni e mezzo arriva la prima vera battuta d’arresto per la maggioranza guidata da Andrea Soddu. Oggi il consiglio comunale avrebbe infatti dovuto votare alcune importanti delibere ma la seduta è saltata a causa dell’assenza del gruppo del Partito Sardo d’Azione. Un’assenza evidentemente politica, visto che nessuno dei quattro consiglieri si è presentato in aula. Da mesi pare che in maggioranza sia in corso una verifica che però sta mettendo a dura prova la tenuta della coalizione che ha vinto le elezioni nel 2015. Dello stato di confusione della maggioranza ne ha approfittato l’opposizione che non è entrata in aula, certificando la mancanza dei numeri della coalizione che sostiene Andrea Soddu. I consiglieri dei gruppi di minoranza, subito dopo la chiusura della seduta, hanno convocato una conferenza stampa per attaccare la maggioranza.

L’opposizione. «È una crisi politica – ha detto Pierluigi Saiu, candidato a sindaco con la lista Uniti per Nuoro». «Una crisi – ha proseguito Saiu – nei numeri, che la maggioranza oggi ha dimostrato di non avere, e nei conti. Ci avevano detto che i conti erano in ordine e invece nel solo 2016 sono stati capaci di generare un nuovo buco da 3.700.000 che dovrà essere ripianato. Un buco frutto di una gestione irresponsabile del bilancio dell’ente». Leonardo Moro, consigliere eletto nelle fila del centrosinistra, ha sottolineato che «lo stato dei conti è frutto di quelle scelte che noi abbiamo da subito contestato, a cominciare dalla vendita dei beni del comune. Quelle entrate non si sono formate, se non in piccola parte, e adesso i nodi sono venuti al pettine». Per Peppe Montesu, coordinatore provinciale di Forza Italia «si sta portando avanti una pericolosa forzatura facendo votare al consiglio comunale un piano di rientro in quattro anni invece che in tre, come previsto dalla legge. È un tentativo di mascherare in dissesto che ormai è lampante». Mara Sanna, consigliera del M5S se l’è presa contro il ritorno del comune a Equitalia. «Solo un anno fa celebravano la cacciate dell’arrendadore, adesso fanno marcia indietro e ritornano a Equitalia, che ha solo cambiato nome. Una scelta incoerente con quello che hanno detto e promesso».

Il sindaco. Andrea Soddu invita alla prudenza e fa un appello  al senso di responsabilità dei singoli consiglieri affinché si recuperi lo spirito di squadra in un periodo in cui occorre un impegno suppletivo da parte di tutti per portare avanti gli importanti progetti in favore della comunità. Progetti ai quali si è lavorato duramente in questi anni e che ora devono essere realizzati con entusiasmo, ma soprattutto coraggio e serietà. «Allo stesso tempo però, si vuole far presente che quel senso di responsabilità che ci ha caratterizzato fin dall’origine ci impone anche di non volere rimanere in carica a tutti i costi, se non per l’interesse della città» scrive Soddu in una nota.

I consiglieri del PSd’Az. «Non è mai stato messo in discussione il sostegno leale al Sindaco nell’attuazione del programma di Governo né l’appartenenza del PSd’Az alla coalizione di Maggioranza, della quale è anzi parte attiva e propulsiva dell’azione politica e amministrativa» scrivono  i consiglieri Adriano Catte Claudia Camarda Viviana Brau Graziano Siotto. «Pertanto, trovandoci già al giro di boa del mandato di legislatura, appare irrinunciabile un rilancio deciso dell’azione amministrativa. La mancata partecipazione del gruppo ai lavori dell’odierno Consiglio Comunale è esclusivamente da ricondursi, quindi, a un necessario approfondimento dei delicati argomenti all’ordine del giorno».

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