La Confcommercio di Nuoro-Ogliastra attacca Abbanoa sul fronte dell’emergenza idrica che sta lasciando a secco il nuorese: «Più preoccupati di mettere a posto i loro bilanci con i soldi pubblici e con l’aumento delle tariffe, gli amministratori di Abbanoa ben poco si affannano a cercare soluzioni al problema che da settimane attanaglia la provincia con restrizioni sempre più severe nell’erogazione dell’acqua».

I vertici dell’associazione dei commercianti, presieduta da Agostino Cicalò, parlano di forti disagi per le imprese del territorio e le famiglie: «per la prima volta nella storia, nel periodo natalizio, ristoranti, pubblici esercizi, panificatori, pasticcerie e tutte quelle attività che hanno una necessità importante dell’ormai prezioso fluido stanno facendo i conti con le restrizioni imposte da Abbanoa e dall’incapacità di questo ente di dare risposte sul piano del servizio agli utenti».

Da qui la richiesta da parte dell’ASCOM di avere risposte immediate da Abbanoa sul perché l’ente gestore della risorsa idrica non sia «stato in grado di programmare un’attenta gestione dell’acqua negli invasi del nuorese». La Confcommercio, inoltre, chiede ad Abbanoa di «raccontare come intenda gestire l’emergenza di un servizio che non è stata in grado di erogare, ma viene pagato dagli utenti come se fosse eccellente».

Richieste che vengono estese anche alla politica. «Il silenzio degli amministratori locali è preoccupante!» evidenzia le Confcommercio. O sono più preoccupati di come verranno assegnate le rappresentanze all’interno di Egas? (Ente di governo dell’ambito della Sardegna ndr)».

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