Non si placano le polemiche  sull’editoriale di don Francesco Mariani legate al fenomeno dell’accattonaggio praticato dai migranti in città. Il sacerdote, infatti, condanna la pratica dell’elemosina nel capoluogo barbaricino in quanto sarebbe gestita dal racket criminale, assieme alla droga e alla prostituzione. Le critiche arrivate da più parti politiche e da numerosi utenti dei social (alcuni in forma anonima e offensiva) non era tanto per il concetto espresso, quanto per le parole e i toni usati definiti da qualcuno “salviniani e “razzisti”.

«Don Mariani ha detto semplicemente quello che l’80% delle persone pensa ma che non ha il coraggio di esprimere per non essere criticati come stanno criticando lui in questo momento… e poi dico io ma un prete non può esprimere la sua opinione oppure deve sempre tacere a prescindere quando si tratta di un argomento così delicato? Don Mariani sa cosa vuol dire aiutare i deboli e aiutarli in modo concreto non dandogli monetine!» afferma un utente sulla nostra pagina facebook.

«Accattonaggio, Nuoro vive un periodo di lunga crisi, evidenziata (nel caso in cui c’è ne fosse ulteriormente bisogno), da ciò che afferma Don Mariani nel suo ultimo editoriale sull’Ortobene. Fa piacere che un importante sacerdote, molto radicato nel tessuto sociale nuorese, lo sottolinei e ne evidenzi le pericolose ricadute. La nostra città è tra le prime in Sardegna per consumo e spaccio sopratutto tra i giovani. Sicurezza pubblica cittadina e identità culturale sono minate da questo fenomeno, le istituzioni locali, assenti e silenziose, dovrebbero intervenire in modo chiaro e tempestivo, spiegando anche il perché decine di immigrati ogni giorno vengono trasportati da Olzai e Tonara a Nuoro e visto sopratutto il totale fallimento delle politiche dell’amministrazione come lo sprar e l’accoglienza diffusa» afferma Giorgio Gaias esponente di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale Nuoro