Nuoro. Confimprenditori contro Abbanoa: “l’acqua deve essere gestita a livello territoriale”

Sonia

Nuoro. Confimprenditori contro Abbanoa: “l’acqua deve essere gestita a livello territoriale”

mercoledì 22 Novembre 2017 - 14:10
Nuoro. Confimprenditori contro Abbanoa: “l’acqua deve essere gestita a livello territoriale”

Il direttore regionale di Confimprenditori Sardegna Gianfranco Seddone

Appello ai sindaci del nuorese

Confimprenditori Sardegna dice basta ai continui disservizi di Abbanoa e si appella ai sindaci del nuorese per avviare una lotta comune contro il gestore unico della risorsa idrica.

Il punto sulla situazione è stato fatto oggi a Nuoro, durante un incontro che ha visto la partecipazione di numerosi primi cittadini, provenienti da ogni angolo della provincia.

«Abbiamo convocato i sindaci a seguito delle forti lamentale arrivate da parte dei nostri associati, spiega Gianfranco Seddone, direttore regionale Confimprenditori Sardegna. Le imprese edili sono in difficoltà, così i bar, i ristoranti e tutte le aziende commerciali per le quali la risorse idrica è fondamentale».

I sindaci nuoresi riuniti nella sede di Confimprenditori a Nuoro

I sindaci nuoresi riuniti nella sede di Confimprenditori a Nuoro

Sul tavolo ci sono le note problematiche legate alla mancanza d’acqua e al razionamento, senza trascurare i continui guasti alla rete, l’enorme perdita di metri cubi d’acqua, la non potabilità frequente, le “bollette pazze”.

«Da sempre si parla di realizzare un nuova rete idrica nel nuorese – evidenzia Seddone – ma si va avanti con rattoppi che non risolvono i problemi alla radice. I soldi per fare i nuovi impianti ci sono, non capisco cosa si aspetti. Così non si può andare avanti».

Secondo Confimprenditori Sardegna, i comuni sono soci di Abbanoa, ma è come se non lo fossero. La Regione Sardegna, che detiene il 68,11% delle azioni, esclude dalla partita decisionale le amministrazioni e di conseguenza i sindaci non possono esercitare alcun controllo su Abbanoa.

Da qui la necessità di portare avanti un fronte comune che unisca tutti i primi cittadini, affinché la gestione dell’acqua possa avere un equa distribuzione sul territorio, decentralizzando il sistema organizzativo e di governo.

«L’errore più grande è stato quello di aver ceduto alle promesse di apertura con le amministrazioni. È opportuno quindi che i sindaci concordino una linea unitaria per manifestare la propria posizione in relazione a quanto sta accadendo. Il gestore unico non funziona, anche chiamare il call center in caso di necessità è impossibile. È ora di dire basta, l’acqua deve essere gestita al livello territoriale, zona per zona», conclude Seddone.

In ballo ci sono anche i posti di lavoro dei dipendenti di Abbanoa nel nuorese. Per Confimprenditori Sardegna l’intenzione è quella di trasferire buona parte del personale a Cagliari, con tutte le conseguenze del caso. A questo si aggiunge anche la politica di esternalizzazione degli appalti portata avanti dal gestore unico, che non favorirebbe le imprese presenti sul territorio.

Sabrina Fara

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