A quasi un anno dal fermo, autoemoteche di Nuoro di nuovo in marcia

Sonia

A quasi un anno dal fermo, autoemoteche di Nuoro di nuovo in marcia

venerdì 27 Ottobre 2017 - 06:10
A quasi un anno dal fermo, autoemoteche di Nuoro di nuovo in marcia

A risentire dello stop sono soprattutto i talassemici

Finalmente ci siamo. A quasi un anno di distanza dal fermo, le autoemoteche dell’Area socio sanitaria di Nuoro riprenderanno a circolare in città e in Provincia.

La buona notizia arriva da un tavolo di discussione a cui hanno partecipato i vertici provinciali dell’AVIS di Nuoro e Sassari, dell’ASSL locale e il responsabile del reparto Immunoematologia e Medicina trasfusionale dell’ospedale San Francesco, Pier Paolo Bitti.

L'autoemoteca della ASL di Nuoro

L’autoemoteca della ASL di Nuoro

«Siamo arrivati a un punto di svolta – ha dichiarato Bitti – grazie alla collaborazione di tutti i soggetti interessati e in particolare del direttore generale dell’ASSL, Andrea Marras. Le autoemoteche ripartiranno nel giro di una settimana. Giusto il tempo di sbrigare le questioni tecniche per il riavvio».

Ma cosa c’è all’origine dello stop dei mezzi? Per tutto il periodo in cui le autoemoteche del’ASSL sono rimaste ferme nei parcheggi di Nuoro e Sorgono, il problema era stato imputato a una carenza di autisti. Oggi si scopre che le cose non stanno esattamente così. 

«Il problema autisti – ammette Bitti – è stato risolto quasi subito. Poi sono subentrate altre problematiche legate al passaggio dalla vecchia Azienda sanitaria locale, ASL, alla nuova Area socio sanitaria, ASSL-ATS».

Un passaggio, avvenuto all’inizio del 2017, che ha determinato la necessità di rivedere tutti gli accordi presi in precedenza, compreso quello con l’AVIS. Una nuova situazione che ha provocato una sorta di black-out, colpendo per l’anno in corso le autoemoteche nuoresi.

«Entro pochi giorni – evidenzia Bitti – sarà siglato il nuovo accordo con l’Avis e le autoemoteche saranno rimesse in marcia. I mezzi sono già pronti per uscire. Nonostante il lungo fermo, infatti, sono stati costantemente tenuti sotto controllo e da questo punto di vista non c’è alcun problema. Anche gli autisti sono già stati individuati».

Per tutto il 2017 le autoemoteche per la raccolta del sangue nuorese sono arrivate da Sassari, grazie alla disponibilità dell’Avis turritana. Evidente, tuttavia, lo spreco di tempo e denaro determinato dallo stop dei mezzi nuoresi. Per tutto il periodo, infatti, il sangue raccolto in Provincia è stato obbligatoriamente inviato ad Alghero e ha fatto ritorno a Nuoro solo dopo le analisi di rito.

La sala prelievi per i talassemici

La sala prelievi per i talassemici

Una situazione che ha colpito in particolare i talassemici.

«Il viaggio Nuoro-Alghero-Nuoro – denuncia Iole Mulas – ha inciso sulla “freschezza del sangue”. Noi abbiamo necessità che dal momento del prelievo a quello della trasfusione passino al massimo due o tre giorni. Da quando le autoemoteche sono ferme, invece, è capitato che il sangue trasfuso avesse anche otto giorni».

«Davvero troppo per un talassemico – accusa anche Giuseppina Flore – che ha bisogno di un sangue con determinati valori. Sotto i quali il rischio è di dover trasfondere più spesso, con tutte le conseguenze che questo comporta».

A esprimere preoccupazione sulla “freschezza” del sangue era stato nei mesi scorsi anche il presidente provinciale dell’Avis Mario Trazzi. L’ASSL non ha mai dato ai pazienti talassemici delucidazioni in merito.

«Ho fatto notare più volte che il giro fatto dal sangue incidesse sulle nostre trasfusioni – evidenzia Iole Mulas – senza ottenere risposte soddisfacenti. Fino all’anno scorso il centro trasfusionale di Nuoro era un’eccellenza a livello regionale e non solo, ma da quando le autoemoteche sono ferme ci siamo ritrovati in una situazione di grave disagio. Io stessa ho dovuto fare più trasfusioni del solito a causa di una sangue troppo “vecchio”. Questo ha comportato un innalzamento dei valori del ferro e un peggioramento della mia qualità di vita».

Adesso, dunque, l’auspicio è che si ritorni allo status quo precedente nel più breve tempo possibile.

«Basta viaggi ad Alghero – assicura il responsabile di Medicina trasfusionale Pier Paolo Bitti – tutto tornerà come prima. Il sangue prelevato a Nuoro resterà sul territorio».

S. Fara

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