Il Comune afferma: “l’unica soluzione per sanare Testimonzos è aderire al Consorzio” ma i lottisti dopo le confische non si fidano più

Sonia

Il Comune afferma: “l’unica soluzione per sanare Testimonzos è aderire al Consorzio” ma i lottisti dopo le confische non si fidano più

mercoledì 27 Settembre 2017 - 11:30
Il Comune afferma: “l’unica soluzione per sanare Testimonzos è aderire al Consorzio” ma i lottisti dopo le confische non si fidano più

L'assemblea pubblica su Testimonzos (foto C. Nuoresi)

La questione spinosa dell’area abusiva di “Testimonzos” è stata affrontata ieri nell’ambito di una seduta pubblica nell’aula consiliare del Comune.

Il confronto tra l’assessore Giuliano Sanna, i lottisti del Foglio 51, il Consorzio urbanistico Sa Cuncordia” e i legali si è basato su due punti.

Nel primo  si è ribadito che la soluzione per sanare l’area è l’adesione al Consorzio, unico strumento legale riconosciuto  all’interno del PUC approvato nel 2015. Complessivamente dovrebbero partecipare almeno il 75% dei privati mentre allo stato attuale sono solamente il 38% quelli che vi fanno parte.  «La strada è lunga ma possiamo farcela» ha precisato il presidente del Consorzio Giovanni Murru.

L'assemblea pubblica su Testimonzos (foto C. Nuoresi)

L’assemblea pubblica su Testimonzos (foto C. Nuoresi)

Ma la fiducia è stata persa dal mese di luglio ovvero da quando l’ordinanza comunale di esproprio ha interessato almeno un centinaio di lottisti dell’area abusiva e non si sono rispettati i tempi cronologici che si erano dettati con la costituzione del Consorzio ovvero cinque anni per il risanamento della zona Sud.

Nel secondo punto si è affrontata la questione del provvedimento della confisca dei terreni attuata dall’Amminstrazione Comunale resosi necessario, come precisato dall’assessore Giuliano Sanna perché dettato dalla legge altrimenti si sarebbe trattato di omissione di atti di ufficio.

«L’ ordinanza in oggetto rappresenta la conclusione di un iter amministrativo avviato nell’aprile del 2005, ben 12 anni fa, a seguito dell’accertamento da parte degli organi di polizia giudiziaria, avvenuto nel periodo compreso fra gli anni ’90 e i primi del 2000, del presunto reato di lottizzazione abusiva. Il procedimento, che si sarebbe dovuto concludere verosimilmente entro il 2006, ha subito un notevole ritardo (circa 10 anni), per via del sequestro dei fascicoli per indagini da parte della Procura di Nuoro fino al 2015, la norma, infatti, si attiva ai sensi degli articoli 17 e 18 della Legge Regionale n. 23 del 1985 ed era già stata posta in atto per altre lottizzazioni abusive della zona di Testimonzos, infatti, sono almeno altri 160 i lotti che risultano già trascritti al patrimonio comunale».

Questa è stata la spiegazione dell’assessore all’Ambiente anche per difendersi dagli attacchi dell’opposizione politica rappresentata in particolare dai consiglieri comunali Pierluigi Saiu e Peppe Montesu che più volte hanno chiesto se tale procedimento sarebbe stato bloccato dall’Amministrazione Comunale ma «questo è un procedimento che esula dalla volontà politica – ha riaffermato Sanna- è la legge regionale che prevede l’acquisizione, di diritto, delle aree illegalmente lottizzate al patrimonio disponibile del Comune, con lo scopo di inibire repentinamente sul nascere fenomeni di abusivismo edilizio».

Dunque l’assessore ha ribadito l’invito ad aderire al Consorzio anche a quei lottisti che nel tempo sono stati destinatari di ordinanze di confisca, in quanto è l’unico interlocutore dell’amministrazione qualificato alla determinazione di una risoluzione al problema del settore di sud – ovest della città».

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