Omicidio di Orani. L’autopsia rivela: Carboni ucciso con un colpo di fucile alla testa

Salvatore

Omicidio di Orani. L’autopsia rivela: Carboni ucciso con un colpo di fucile alla testa

mercoledì 20 Settembre 2017 - 19:44
Omicidio di Orani. L’autopsia rivela: Carboni ucciso con un colpo di fucile alla testa

Orani. La scena dell'omicidio e nel riquadro Luca Carboni

Il Sindaco: “la violenza non vinca, rialziamo la testa”

Un solo colpo di fucile alla testa esploso a distanza ravvicinata: questo l’esito dell’autopsia sul corpo di Luca Carboni, l’operaio forestale di 46 anni di Orani, ucciso ieri notte davanti a una pizzeria all’uscita del paese (APPROFONDISCI).

L’esame autoptica è stato effettuato all’ospedale San Francesco di Nuoro dal medico legale Vindice Mingioni. La salma è stata quindi restituita ai familiari.

I funerali della vittima, separato e padre di due figli, sono previsti domani pomeriggio nella parrocchia di Sant’Andrea.

In un post sulla pagina Facebook del Comune di Orani, la reazione dell’amministrazione e del sindaco Antonio Fadda: “Nel condannare fermamente l’assassinio del nostro compaesano Luca Carboni – si legge – chiediamo a tutti gli oranesi, nessuno escluso, di riflettere sui valori che stanno alla base della convivenza umana, e che sono i pilastri stessi della nostra comunità: civile convivenza, rispetto, solidarietà, bene comune. Non lasciamo che sia l’assurda logica della violenza a vincere, non facciamoci trascinare da pericolose ondate di odio, vendetta e rancore. Rialziamo la testa, e dimostriamo a noi stessi e agli altri i valori di una comunità ospitale, unita, sana”.

Le indagini della Squadra Mobile di Nuoro, coordinate dal sostituto procuratore Andrea Schirra, proseguono con interrogatori, perquisizione e posti di blocco.

Gli inquirenti scavano nel passato dell’uomo tormentato dalle vicende giudiziarie legate al traffico di armi e di droga, attentati e usura. Secondo gli inquirenti, Carboni avrebbe anche fatto parte, seppur con un ruolo marginale, della banda pronta a trafugare a scopo di estorsione la salma del costruttore automobilistico Enzo Ferrari. Per questo all’operaio era stato imposto l’obbligo di dimora.

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