Le associazioni di volontariato nuoresi difendono la Giunta Soddu: “la proposta della Consulta da rivedere e non accantonata”

Sonia

Le associazioni di volontariato nuoresi difendono la Giunta Soddu: “la proposta della Consulta da rivedere e non accantonata”

giovedì 07 Settembre 2017 - 12:45
Le associazioni di volontariato nuoresi difendono la Giunta Soddu: “la proposta della Consulta da rivedere e non accantonata”

Le associazioni AMO (presidente  Antonello Delogu)  AISM (presidente Anita Meini), UICI (presidente Pietro Manca),  AISLA (presidente Rosa Puligheddu),  ACAA (presidente Maria Meloni) e   UNITALSI  (presidente Giulio Giorgi) rispondono alle associazioni  F.I.S.H. Sardegna Onlus, Parkinsoniani Onlus Nuoro e Alzheimer Nuoro Onlus, difendono l’operato dell’amministrazione comunale intervenendo sulla questione Consulta.
Secondo le associazioni  F.I.S.H. Sardegna Onlus, Parkinsoniani Onlus Nuoro e Alzheimer Nuoro Onlus, la Giunta Soddu e in particolare l’assessore ai Servizi Sociali Valeria Romagna, non avrebbe mai preso in considerazione la proposta della nascita di una Consulta delle associazioni di volontariato, che avrebbe dovuto  operare in sinergia con le istituzioni comunali gratuitamente.
 «Dalla primavera di quest’anno, si sono tenuti numerosi incontri informali in un locale appositamente messoci a disposizione dall’Amministrazione Comunale di Nuoro con competenza, disponibilità e sensibilità unitamente al Sindaco Soddu. dichiarano le altre associazioni- Più volte durante le riunioni abbiamo chiesto di poterci confrontare con l’Assessore Romagna, che si è sempre resa disponibile a fornirci l’assistenza necessaria per lo svolgimento dei nostri lavori.
Nell’ultima riunione, tenutasi a luglio, il dibattito ha indotto le sei delle associazioni rappresentate in quell’occasione a ritenere necessario chiudere il processo interlocutorio e condividere ( e comunicare all’assessorato ai Servizi Sociali) alcune modifiche a pochi articoli della proposta di regolamento precedentemente depositata. Diversamente, per la palese difformità dell’originaria proposta di regolamento della Co.a.di dal Regolamento Comunale, la proposta delle associazioni sarebbe risultata inattuabile perdendo lo scopo originario di “indicazione e contributo” offerta dalle associazioni al Consiglio Comunale uno degli organi depositari di diritto dell’approvazione del Regolamento della Co.a.di. Oggi la bozza di regolamento è al vaglio degli uffici competenti per predisporre il documento da presentare al Consiglio.
Va segnalato, chiaramente, che i lavori sul regolamento sarebbero potuti andare avanti anche senza il nostro contributo, ma la ricerca da parte dell’ Amministrazione di una scelta condivisa ha atteso il tempo necessario per la ricezione di un documento quanto più condiviso dalle associazioni. Pertanto l’anno di “stallo” rappresentato dagli estensori del comunicato apparso ieri, è anche frutto del tempo necessario a noi associazioni per assumere una decisione a maggioranza.  A chi l’amministrazione dia riconoscimenti, e da chi ne riceva, poco riguarda lo scopo ultimo della Consulta, che auspichiamo possa attuarsi anche attraverso una collaborazione fattiva con le Istituzioni, nell’interesse esclusivo delle persone che i volontari delle nostre associazioni assistono ogni giorno. Le parole “conforto, sollievo e solidarietà” si pregnano della motivazione di chi le pronuncia, di chi le diffonde, di chi le pratica e di chi le ascolta. In questa Città, provata come tutto il Paese dai tempi che viviamo, sono parole che suonano chiaro e forte, persino oltremare, tant’è che da oltremare ci viene riconosciuto, ed è un onore e un onere, che noi associazioni dovremmo portare avanti congiuntamente».
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