Nuoro. L’associazione malattie rare denuncia il calvario di andare a curarsi con il trasporto pubblico locale

Sonia

Nuoro. L’associazione malattie rare denuncia il calvario di andare a curarsi con il trasporto pubblico locale

venerdì 01 Settembre 2017 - 09:49
Nuoro. L’associazione malattie rare denuncia il calvario di andare a curarsi con il trasporto pubblico locale

Un autobus ARST (foto S.Novellu)

“Tre ore mezzo  di viaggio nelle ore di punta da Nuoro a Oristano e orari poco flessibili per gli abitanti del Goceano”

«Più attenzione e sensibilità nei confronti dei portatori di handicap e disabilità».  Lo chiede la presidente dell’associazione ACAA per le malattie rare Maria Meloni  all’assessore regionale ai trasporti Carlo Cadeddu, al direttore generale dell’ Arst ingegnere Carlo Poledrini e al presidente dell’ Arst Franco Marras.

La presidente denuncia il calvario che questi pazienti devono affrontare quotidianamente nell’affrontare il viaggio con l’utilizzo dei pullman Arst per recarsi da Nuoro all’ospedale Oristano S Martino al centro di riabilitazione fisioterapico.

«Questo viaggio è un ostacolo al diritto della terapia» ribadisce la presidente  «non solo lo evidenziamo come pazienti affetti da patologie rare ma anche come cittadini».

Si parla di  tre ore e mezza di viaggio con partenza dal centro barbaricino alle 12.00 che diventa complesso  sopratutto durante il periodo estivo col caldo  per gli anziani e i disabili.

Un percorso affrontato nelle ore di punta per queste perone è inaccettabile specialmente perché c’è un’unica corsa che passa per Fonni e altri paesi dell’entroterra arrivando a Oristano alle 15.30.

«È inammissibile e inaccettabile tale disservizio! Sarebbe auspicabile posticipare e/o anticipare tale orario da Nuoro» sottolinea Maria Meloni.

Un’altra situazione che l’associazione rileva sono gli orari poco flessibili dei mezzi di trasporto pubblico dell’Arst per gli abitanti del Goceano per recarsi nei presidi ospedalieri di Ozieri e Nuoro o semplicemente per andare a ritirare gli ausili per i macchinari respiratori o protesi o altro.

«È diventata una situazione insopportabile non solo per i malati rari ma anche per tutti gli altri malati e parenti che li accompagnano e/o li vanno a fare visita in ospedale. Per non parlare dei fine settimana dove il servizio Arst è totalmente assente. Nuoro è tagliata fuori dal contesto di viabilità sarda. Non si può in estate tenere gli orari degli studenti pendolari».

«Parliamo come Associazione a nome di tutti i parenti che lavorano nell ambito statale e privato, che utilizzano i famosi giorni  mensili di permesso della legge 104/1992 e che si trovano nelle condizioni, che una volta esauriti questi permessi, entrano in una Condizione di preoccupazione frustrante. La Costituzione prevede l’accesso e l’utilizzo delle terapie con tutti i mezzi necessari e a ciò ci appelliamo. Confidiamo in una riorganizzazione sia degli orari ma pure  dall’uscita dall’isolamento della città di Nuoro e del Goceano. Chiediamo inoltre al direttore generale dell’ Assl di Nuoro e alla direttrice del distretto Gesuina Cherchi l’opportunità di un pullman per tutti quei malati che più volte la settimana si devono recare da Nuoro al S. Martino di Oristano».

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